Ruben Loftus-Cheek ha il fisico da guardia del corpo. E a poche ore da Milan-Venezia difende Paulo Fonseca, al Milan da due mesi e già in un momento difficile. RLC in un’intervista a The Times è chiaro: “Crediamo tutti pienamente in Fonseca. In allenamento lavoriamo ogni giorno, i tifosi vogliono vincere e anche noi, ma abbiamo bisogno di tempo per imparare i suoi metodi e fare funzionare le cose. Quando lo faremo, vinceremo”. Ottimismo. Loftus-Cheek racconta anche la condivisione con Zlatan Ibrahimovic: “Quando è con noi, è ovviamente molto motivato – dice -. Si assicura di farci capire che siamo un club grande e prestigioso, che il club vuole vincere e lui crede in noi. Penso che dobbiamo restituire quell'energia. Stiamo lavorando duramente per farlo”. E ancora, sul loro rapporto personale: “Zlatan guarda gli allenamenti ma abbiamo anche incontri con lui. Se abbiamo domande, è sempre lì. Lui pensa che io possa segnare ancora più gol, quindi devo concentrarmi su questo. Vuole soprattutto che io sia dentro e intorno all'area di rigore per segnare più gol”. Nelle due settimane della polemica per l’assenza di Ibra a Roma contro la Lazio e a Milanello, è una mano tesa. A margine, curiosità non milaniste o… di altra epoca. Nella lunga vigilia di Milan-Liverpool, Loftus-Cheek racconta di aver guardato la finale del 2005, il drammone rossonero a Istanbul, con un occhio solo: “Ricordo di averlo visto ma non molto chiaramente. Non ero un tifoso del Liverpool, ai tempi tifavo Arsenal quindi non ero molto concentrato sulla partita". Poi dice di amare molto il lago di Como e di non avere il mal di testa per le mancate convocazioni in nazionale. Il giornalista del Times gli chiede di Lee Carsley, interim manager dell’Inghilterra che non lo ha convocato per le ultime partite e RLC risponde così: “Se Carsley vuole chiamarmi, è il benvenuto, ma ho cose molto più importanti su cui concentrarmi nel mio club. Se giocherò abbastanza bene per giocare per l'Inghilterra, sarà fantastico".
Fonte: Gazzetta.it