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Perché Insigne deve essere il futuro del Napoli

Perché Insigne deve essere il futuro del NapoliDAZN
Un capitano di Napoli e del Napoli è una combo pazzesca. Lorenzo Insigne è un bonus emotivo di cui il Napoli non può fare a meno.

Quante volte avete ricevuto il bacio della buonanotte?

Dagli zero ai dodici anni è per tutti un dato irrintracciabile, un carico di affetto e sicurezza da iniettarsi.

Siamo al minuto 61 di Napoli-Venezia, Ceccaroni ha appena causato il secondo calcio di rigore per il Napoli. Il mio sguardo viene calamitato verso il pallone, Insigne lo raccoglie, lo accarezza e si dirige verso Politano. Il mio pensiero è da persona comune: “Ecco, cede il rigore al compagno perché in un momento così chiacchierato del suo futuro a Napoli non può rischiare di fallire ancora”.

"C'è solo un capitano"

5 minuti prima infatti, sotto la curva B da cui si era elevato il coro gregoriano “C’è solo un capitano”, era sul dischetto. 5 passi e già dal rumore dello schiaffo al pallone, da bordocampo, l’impressione immediata è che l’avesse colpita veramente male. Palla sulla pista d’atletica, coro della Curva B: “C’è solo un capitano”.

Finito il dejà vu, Insigne si sta avvicinando a Politano, ma non gli cede il pallone. Si prende un bacio, pieno di affetto e stima, che mi ricorda quello della buonanotte, sembra quasi una benedizione di chi gli affiderebbe anche le proprie gambe e i propri piedi. Palla colpita, rumore perfetto, 1-0.

Mi volto verso la panchina del Napoli alla mia destra, praticamente non c’è più nessuno perché sono tutti attorno al proprio capitano che esulta, si ricompone e va dall’unico che non si è mosso per formalità di ruolo: Spalletti. Un cinque bagnato da un mezzo abbraccio, dopo settimane di dichiarazioni di stima infusa in ogni risposta.

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Lorenzo Insigne, capitano e trascinatore del Napoli

Quanto vale la leadership di un capitano? Come si quantifica l’importanza di un trascinatore? Impossibile rispondere, ma guardare Insigne andare da ogni compagno per riaccenderlo dopo l’espulsione di Osimhen, applaudirlo per rasserenarlo dopo ogni errore, fa tanto. Tantissimo.

È un bonus emotivo di cui non si può fare a meno, soprattutto in una città come Napoli dove il senso d’identità è inciso nella virtù popolare. Ecco perché un capitano di Napoli e del Napoli è una combo pazzesca, per di più con quei piedi lì. Insigne è il bacio della buonanotte a tutti i napoletani, quel senso di serenità a cui non si può rinunciare.