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Calcio

L'Union Berlino dei miracoli scrive la storia: in panchina Eta, con la speranza che non sia la prima

Francesco Fontana
L'Union Berlino dei miracoli scrive la storia: in panchina Eta, con la speranza che non sia la primaDAZN
La notizia della rescissione consensuale con Fischer ha aperto le porte alla 32enne Marie-Louise come "vice" di Grote: anche in una stagione (finora) difficilissima il club tedesco scrive ancora la storia

La storia l’ha fatta l’Union Berlino. Ancora una volta. E non parliamo della prima, indimenticabile promozione in Bundesliga nel 2018-19 con il terzo posto in Zweite Bundesliga. Nemmeno dell’incredibile scalata fino alla Champions (in mezzo le partecipazioni in Conference ed Europa League), conquistata con l’epocale quarto posto dello scorso anno. Parliamo della sua panchina, o meglio: di una prima volta nella storia del calcio tedesco in panchina. È di ieri la notizia del cambio deciso (assolutamente a malincuore) dal presidente Dirk Zingler: rescissione consensuale con l’uomo dei sogni, il 57enne Urs Fischer, e promozione in Prima Squadra dall’Under-19 del tecnico Marco Grote, ma soprattutto di Marie-Louise Eta. Di lei si sta parlando tantissimo  anche se la speranza, tra un po’, è che una notizia del genere possa non essere più una novità, bensì la piacevole normalità.

Maria Louise Eta Union BerlinGetty

Chi è Marie-Louise Eta 

Nel calcio la figura femminile sta cambiando, sta sgomitando e avanzando grazie alla bravura e al merito. E Marie Louise, brava, lo è eccome: 32 anni, unica donna diplomata nel più recente corso federale per allenatori e una vita con il pallone tra i piedi e nella testa. Sarà la “vice” di mister Grote, sarà lei la prima donna nella storia della Bundesliga a “guidare” una squadra del massimo campionato tedesco. Coglie questa possibilità con un ottimo bagaglio di esperienza alle spalle, essendo stata a lungo una centrocampista capace di vincere tre campionati e la Champions League nel 2010 con il Turbine Potsdam. Ha giocato anche con Amburgo, Coppenburg e Werder Brema, club in cui ha dato probabilmente il meglio (96 presenze e 20 gol). Una volta smesso con il calcio giocato, ecco nel 2019 la chance di diventare collaboratrice tecnica delle nazionali femminili. Il resto, invece, è storia recente con l’ingresso all’inizio di questa stagione nello staff di Grote. Una stagione, finora, decisamente complicata.

Situazione complicata all'Union Berlin 

Nove partite consecutive senza vittorie (14 considerando Europa e Coppa di Germania), ultimo posto in Bundesliga con solamente 6 punti conquistati in undici partite (11 gol fatti e 26 subiti), un solo punto in quattro turni di Champions League (quello del Maradona contro il Napoli di Garcia). Alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali la coppia Grote-Eta sfiderà l’Augsburg, a seguire sarà di nuovo Europa contro il Braga.

Union Berlin Robin Gosens Champions League 031023Getty Images

Nessuno in società, però, pretenderà miracoli in un girone compromesso in ottica qualificazione agli ottavi di finale. Nessuno pretenderà altri miracoli in Bundesliga dopo quelli che hanno esaltato il calcio tedesco (e non solo) negli ultimi anni con Fischer al comando. L’Union proverà a risalire la classifica, ovviamente. Puntando a una serena salvezza. E farcela con una ragazza in panchina, la prima nella storia, sarebbe diverso. Speciale. Tra un po', speriamo anche normale.