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Calcio

Maignan alla Leao: rinnovo possibile, ma vuole 7 milioni come Rafa

Marco Fallisi
Maignan alla Leao: rinnovo possibile, ma vuole 7 milioni come RafaN/A
Il volo su Belotti è valso a Mike Maignan un plebiscito sui social: la parata decisiva nella notte di Firenze è stata eletta dai tifosi milanisti intervento difensivo del mese di marzo. Maignan ha battuto una chiusura di Kjaer contro lo Slavia, il rigore parato da Raveyre con la Primavera ai quarti di Youth League contro il Real Madrid e... sé stesso: era in lizza anche con lo straordinario riflesso esibito a Praga su Chytil, acciaccato dopo uno scontro di gioco e in procinto di uscire per lasciare il posto a Sportiello. Da una parata all’altra, Mike è tornato Magic e lo ha fatto con un tempismo perfetto: ora che la stagione del Milan sta per entrare nelle curve decisive il fuoriclasse coi guanti sfoggia interventi decisivi tanto quanto le giocate di Leao dall’altra parte del campo. Ecco, Rafa è un termine di paragone calzante anche fuori dal rettangolo verde, là dove si giocherà la partita per il futuro di Maignan: perché la sua storia d’amore con il Milan possa proseguire oltre la scadenza del 2026, servirà uno stipendio da stella. Uno stipendio ad altezza Leao.  Maignan guadagna 3,2 milioni netti a stagione. Siamo lontani dall’ingaggio di Leao – nonché dagli standard da super portiere, tra i più forti al mondo – ma le cifre attuali sono inferiori anche a quelle di un discreto gruppo di rossoneri che guadagna intorno ai 4 milioni, da Bennacer a Pulisic, da Loftus-Cheek a Chukwueze: ipotizzare un aumento corposo come condizione essenziale per il rinnovo è nella logica. La trattativa potrà decollare solo su questa base ma trovare un punto di incontro non sarà una passeggiata: Maignan chiede il doppio dello stipendio, mentre il Milan considera il contratto di Leao – parte fissa sui 5-6 milioni, con bonus a salire fino a 7 – un’eccezione al tetto salariale “costruito” in questi anni.  A due anni dalla scadenza di Maignan, in casa rossonera si può ragionare senza troppa fretta: per capirci, non siamo in situazioni da acqua alla gola come nel caso di Donnarumma qualche anno fa. L’ideale comunque sarebbe definire la questione nei prossimi mesi, magari prima dell’Europeo: iniziare la prossima stagione senza la firma di Maignan su un nuovo contratto, si sa, complicherebbe le cose e farebbe calare il potere di vendita del Milan. Giorgio Furlani, a.d. rossonero, ha affrontato da poco il discorso, allargando il campo a Hernandez, l’altro big in scadenza tra due stagioni (contratto attuale da 4,5 milioni annui): «Mike e Theo hanno un contratto fino al giugno 2026. Si parla di vendere o comprare ma spesso sono i giocatori a decidere del loro futuro. Maignan e Hernandez sono due campioni, speriamo restino con noi il più a lungo possibile e facciano ancora la differenza».  Già, la volontà: in questa storia conta eccome, e nel caso di Maignan fa rima con vittoria. «Al Milan voglio scrivere la storia, e per scrivere la nostra storia dobbiamo vincere», ha detto di recente Magic Mike. La possibilità di aggiungere un altro trofeo allo scudetto centrato al primo anno in rossonero, per l’ex Lilla, è un punto fondamentale per immaginarsi ancora a Milano: alzare l’Europa League a maggio potrebbe senz’altro aiutare, ma probabilmente non basterebbe. Maignan, in maglia rossonera, vuole essere sicuro di poter lottare per un titolo ogni anno, e di ambire al massimo: un altro scudetto, una Champions da protagonisti come nel 2022-23 e così via.  Anche perché là fuori c’è chi è pronto a garantirgli obiettivi all’altezza delle sue aspettative, Bayern in testa. I tedeschi sono a caccia dell’erede di Neuer e non hanno problemi di stipendio: il loro numero uno guadagna qualcosa come 20 milioni lordi a stagione. Da Monaco hanno messo gli occhi anche su Hernandez, prima scelta per sostituire Davies, promesso al Real. L’assalto dalla Baviera insomma è uno scenario da mettere in conto tanto quanto i nodi da sciogliere per i due grandi rinnovi: al Milan ascolterebbero eventuali proposte per i due gioielli solo per cifre da capogiro, vicine ai 100 milioni. Dopo la coppa Senza urgenza, certo, ma occorrerà riaggiornarsi presto con i rappresentanti di Maignan e di Theo. E con quelli di Calabria, capitano in scadenza tra un anno, e ancora di Adli e Gabbia, entrambi sotto contratto fino al giugno 2026. Il Milan a breve riempirà l’agenda di appuntamenti: per Maignan, Hernandez e Calabria c’era l’idea di cominciare già la prossima settimana, il doppio impegno di Europa League con la Roma farà probabilmente slittare gli incontri più in là.