Momento difficile per il Milan, che esce travolto 4-0 dall'Olimpico dopo aver perso la Supercoppa con l'Inter e pareggiato 2-2 con Roma e Lecce. Per questo, per Paolo Maldini diventa complicato analizzare il periodo dei rossoneri.
Cosa dire alla squadra
"L'anno scorso abbiamo dato il segnale scudetto ben prima di Lazio-Milan. Questo è un momento diverso perché siamo stati eliminati in Coppa Italia e perso la Supercoppa con l'Inter . Abbiamo perso due obiettivi e incassato 11 gol in 3 partite, è un momento difficile. Può sembrare una banalità: l'anno scorso abbiamo vinto grazie allo spirito e dobbiamo ritrovarlo con calma. Con tutto il rispetto per il momento delicato, siamo secondi in solitaria in classifica, dopo 7 anni abbiamo raggiunto la Champions e vinto lo scudetto . Questa squadra è dentro i suoi parametri".
Tornare subito al lavoro
"Quello non è mai mancato, siamo presenti a tutti gli allenamenti e possiamo testimoniarlo. Capita ed è succeso anche al mio Milan di perdere le sicurezze, le distanze e la fiducia. Può succedere, l'importante è ritornare, sappiamo come farlo. Non siamo il Milan degli anni Novanta che prendeva i campioni già fatti, abbiamo la necessità di prendere una strada e fare una scelta per risanare la società, e da questa non ci sposteremo".
I gol subiti con la Roma
"Quelli sono due punti persi dopo una partita dominata, dove la Roma non è stata pericolosa. Da lì è iniziato tutto. Abbiamo fatto un'ottima partita a Salerno, quelli con la Roma sono due punti persi. Non va bene ma si accetta, loro sono pericolosi in quelle situazioni. Questa è tutta esperienza , abbiamo un sacco di giocatori che rientrano e una rosa numerosa. Abbiamo tenuto quelli dell'anno scorso. Sappiamo di non essere al livello delle più grandi d'Europa anche se siamo agli ottavi di finale di Champions , altro traguardo ottenuto quest'anno".
Tasselli mancanti nella rosa
" Kessié è partito perché aveva richieste che non potevamo soddisfare. Non possiamo prendere giocatori già fatti, ma dobbiamo cercare di crearli. Il centrocampo con Tonali e Bennacer è di altissimo livello. Romagnoli è andato via ma la coppia era Tomori-Kalulu . Chiaramente abbiamo perso le distanze, l'idea di gioco e la sicurezza, questo è ovvio".
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Cosa manca alla difesa
"Se non va a segno la prima pressione poi la squadra diventa pericolosa. Facciamo fatica a muoverci insieme, e questo è uno sport di squadra, sappiamo quanto è importante avere esigenza di copertura, muoversi insieme. Non devi mai essere solo, ci dev'essere uno che ti guarda le spalle. Questo sta mancando negli ultimi 15-20 giorni, si può naturalmente cambiare perché l'abbiamo fatto neanche troppo tempo fa. Molte volte l'aspetto psicologico determina una mancanza di tranquillità nelle scelte e quando le sbagli contro una squadra con grandi giocatori come quelli della Lazio puoi prendere gol".
Il rientro di Maignan
"Speriamo di averlo a febbraio, non so quando".
Su Origi, De Ketelaere e Zaniolo
"Origi ha quattro anni di contratto, De Ketelaere ne ha cinque: non possiamo valutarli per pochi mesi. Origi è arrivato infortunato, solo ora è entrato a regime. Entrare in una squadra più rodata è più facile che farlo in una in difficoltà, questo è successo a Charles . Per lui è questione di tempo. Per Zaniolo ha già detto tutto Massara : valutiamo le opportunità, inutile nascondere la realtà. Non ci discosteremo dalla nostra visione e dalla realtà".