La Juventus aspetta Thiago Motta a suon di contatti, incontri e trattative di mercato. Il d.t. Cristiano Giuntoli, dopo l’antipasto delle ultime ore (rinnovi di Rugani e Cambiaso), è pronto a cambiare marcia. Chiusa una stagione, se ne apre un’altra. All’inizio della prossima settimana il dirigente toscano incontrerà Maurizio Scanavino, amministratore delegato del club e uomo di massima fiducia di John Elkann, per mettere il punto all’ultima annata e proiettarsi immediatamente sul 2024-25. Gli argomenti economici si intrecciano a quelli tecnici. Dalla formalizzazione del contratto di Thiago Motta – biennale con opzione per un anno in più a 3,5 milioni più bonus – alle prime strategie.
La missione di Giuntoli è quella di costruire una Signora vincente tanto in campo quanto nei bilanci. La Coppa Italia conquistata a Roma e i risparmi degli ultimi dodici mesi sono soltanto un punto di partenza. Così, in attesa di mettere a punto qualche cessione (da Soulé a Huijsen fino a Iling Jr) e di aumentare la potenza di fuoco, la Juventus potrà disporre di un tesoretto di circa 40 milioni per affrontare l’inizio dell’estate e soddisfare i primi desideri di Motta. Il nuovo allenatore verrà ufficializzato nel giro di dieci-quindici giorni. Intanto, tramite avvocati, proseguono le trattative di divorzio con Massimiliano Allegri, esonerato dopo il trionfo di Coppa.
Thiago Motta ha dato l’addio al Bologna giovedì e ieri ha guidato i rossoblù per l’ultima volta. Nel weekend raggiungerà padre e fratello a Barcellona e in seguito si unirà all famiglia in Portogallo: poi ogni giorno sarà buono per incontrare la Juve. Giuntoli, in attesa di mettersi attorno a un tavolo con il tecnico italo-brasiliano, si sta portando avanti con i lavori. I programmi sono condivisi e abbastanza chiari: allargare, rinfrescare e rinforzare un po’ tutti i reparti. A partire dall’attacco, dove il nome più caldo resta quello di Joshua Zirkzee. L’olandese del Bologna è un pallino di Thiago Motta e il feeling tra i due può fare la differenza nella corsa con Arsenal e Milan. Il prezzo è fissato dalla clausola: 40 milioni.
Dopo la semina di questi mesi, i bianconeri proveranno a mettere la freccia. Alla Continassa, però, prima di affondare per il numero 9 degli emiliani vorrebbero incassare qualcosa dalle cessioni o liberare qualche casella in avanti: da Moise Kean (scadenza 2025) ad Arek Milik. Soprattutto perché tra le priorità c’è anche quella di alzare la qualità della mediana e il sogno resta il costoso Koopmeiners, tuttocampista dell’Atalanta nel mirino anche del Liverpool.
Maggio è tempo di rinnovi (pronto il dentro o fuori con Rabiot) e affari impostati, non ancora di bandiere a scacchi. Soprattutto nei ruoli sulla carta “coperti”. In questo momento i bianconeri hanno tre portieri: Szczesny, Perin e Pinsoglio. Il polacco e l’ex genoano sono entrambi in scadenza di contratto fra un anno (2025). In caso di separazione anticipata da uno dei due, alla Continassa hanno già individuato da tempo l’erede: Michele Di Gregorio del Monza. I contatti tra i club sono avviati – si ragiona su un’operazione attorno ai 15 milioni con i bonus e la sfida di oggi sarà l’occasione per un nuovo aggiornamento tra le parti – ma il semaforo verde arriverà soltanto dopo l’eventuale uscita di uno tra Szczesny e Perin. Salutasse l’ex Roma, uno dei più pagati della rosa, i bianconeri darebbero un’altra sforbiciata al monte-stipendi. Ma l’impressione è che Szczesny voglia restare alla Juve fino alla scadenza del contratto. Più facile – non scontato – che sia Perin a decidere di cambiare aria per giocare titolare. Di Gregorio aspetta fiducioso.
Fonte: gazzetta.it