Poco prima di Juventus-Inter, ai microfoni di Mediaset ha parlato Beppe Marotta. L'ad nerazzurro ha parlato della situazione del club, tra crisi e scenari futuri.
Come uscire dal momento
"Servono compattezza, una maggiore cultura del lavoro e un forte senso di responsabilità. Le motivazioni contano, l'allenatore è il leader, vede la squadra ogni giorno e sceglie gli uomini".
Fiducia a Inzaghi
"Come già detto, c'è una fiducia pluriennale. Abbiamo ancora tre obiettivi, ci giochiamo tutto. Mancano 27 punti, dobbiamo ritrovare la continuità. Oggi ci giochiamo una semifinale e settimana prossima il quarto col Benfica. La cosa più importante è la Champions, essere fuori vorrebbe dire rivedere tutti i piani della prossima stagione".
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La discontinuità di squadra
"Nelle partite di livello i giocatori si caricano da soli, con le cosiddette provinciali siamo mancati, perdendo punti per demeriti nostri. Forse è un fatto mentale, di concentrazione"
La compattezza dirigenziale
"Con Zanetti, Ausilio e Baccin c'è sintonia, oltre che con Inzaghi. Abbiamo parlato con i giocatori come sempre, la dialettica è frequente, senza però interferire sul lavoro del leader, che è l'allenatore. Ttutti sono sotto esame, anche noi. Senza obiettivi, i colpevoli saranno tanti. Uno vince, gli altri perdono".