L’ultimo talento nato dall’altra parte del mondo poteva scegliere di diventare un tennista e invece ha voluto cimentarsi nel football sperando di emulare le gesta di Lionel Messi. Usa solo il sinistro come il fenomeno di Rosario, gioca a tutto campo, qualche volta attaccante esterno, altre trequartista, ma sa fare anche il centrocampista rincorrendo gli avversari fino a metà campo. Assomiglia a Foden, sì l’inglese del Manchester City ma il suo impatto in campo è persino superiore. Nell’estate dei sedicenni ieri notte si è accesa la stella di Franco Mastantuono, che il 14 agosto compirà 17 anni e con una punizione calciata proprio come Leo Messi ha dato la vittoria al River contro il Sarmiento. Dopo Lamine Yamal ecco un altro giovanissimo dal futuro assicurato.
Tutto è successo nell’ultima volta di Martin Demichelis sulla panchina del River. Una notte struggente con tutto il Monumental ad omaggiare l’allenatore più amato, esonerato prima della partita eppure in panchina con addosso i colori della sua vita. Novanta minuti a testa bassa del River contro la difesa del Sarmiento e poi a pochi secondi dalla fine ecco la magia del ragazzo che Demichelis ha fatto conoscere al mondo: un sinistro all’incrocio su calcio di punizione che fa impazzire il popolo dei millonarios e regala a Demichelis l’ultima gioia. Piangono tutti come se non ci fosse un domani, i giocatori uno ad uno vanno a dividere con il loro allenatore le lacrime di una notte indimenticabile.
Nel futuro del River forse ci sarà il ritorno di Marcello Gallardo, ma intanto Demichelis chiude con grande signorilità e tre punti pesantissimi per un River solo al settimo posto in classifica. Nato a Ferrol il 14 agosto del 2007 Mastantuono da piccolo si divide tra tennis e calcio e a dieci anni rifiuta l’offerta delle giovanili del River Plate perché i genitori vogliono che giochi a tennis, ma la passione di Franco per il calcio è troppo grande e un anno dopo firma per il club Cemento. Due anni dopo il River si fa ancora avanti e lì inizia la sua storia calcistica. Demichelis lo porta in prima squadra e a gennaio lo fa esordire contro l’Argentinos Juniors, l’8 febbraio segna il primo gol con la maglia del River contro l’Excursionistas in coppa Argentina e diventa il più giovane marcatore della storia del club. Impossibile non notare il suo talento, personalità di un veterano che vuole sempre la palla tra i piedi e guida la squadra come un vero capitano.
Novanta minuti di una intensità pazzesca e poi la firma su una vittoria che sembra una dedica all’allenatore che lo ha fatto conoscere al mondo. Il “zurdo” di Azul, chiamato semplicemente Masto dagli amici ha firmato a inizio anno il contratto con il River Plate con una clausola rescissoria di 45 milioni di euro, record per l’Argentina. Le grandi d’Europa lo tengono d’occhio, soprattutto il Real Madrid. L’ultimo prodotto della cantera dei millionarios dopo Alvarez e Echeverri potrebbe finire alla corte di Carlo Ancelotti che ha già un attacco da favola con Vinicius, Mbappé, Rodrigo e il brasiliano Endrick appena arrivato. Nella scorsa primavera si era mosso anche il Barcellona per “Masto” ma ora i catalani rischiano di essere beffati dagli eterni rivali di Madrid. Il club di Florentino Perez avrebbe già un accordo per Mastantuono al compimento dei 18 anni, esattamente tra un anno. Insomma per far indossare a Mastantuono la maglia dei blancos nella stagione 2025-26. Vederlo giocare nella Liga e in Champions League sarà una gioia per gli occhi.
Fonte: gazzetta.it