Era la prima uscita da giocatore del Real Madrid. Ma Kylian Mbappé ha parlato soprattutto del Psg. E non necessariamente in senso positivo. Il capitano della Francia, favorita all'Europeo alle porte, ha approfittato della conferenza stampa di vigilia dell'amichevole con il Lussemburgo, in programma domani a Metz, per chiarire il suo punto di vista sull'ultima stagione con il club dell'emiro del Qatar, iniziata “con la convinzione di non scendere mai in campo”.
“Firmare per cinque anni almeno al Real Madrid – ha esordito Mbappé – è un grande piacere, un sogno che si realizza. Sono molto contento, ma anche sollevato”. Un sollievo indotto anche dalla chiusura del rapporto di lavoro con il Psg, durato sette stagioni e che non è stato tutto rose e fiori. Anzi, il bomber ha colto l'occasione per puntualizzare la sua posizione: “Ho iniziato l'annata con ambizione e esigenze diverse visto che ero convinto che non avrei mai giocato. Magari ho disputato stagioni migliori, ma di sicuro è stata quella più difficile. E quando rivedo tutto quello che ho dovuto subire, penso che è pure la migliore della mia carriera”.
Insomma, al di là dei 44 gol, dei tre titoli nazionali e della semifinale di Champions chiusa con il titolo di miglior marcatore, come in campionato e in coppa di Francia, Mbappé non dimentica i problemi che hanno condizionato i rapporti con la dirigenza. Senza mai nominarlo, il fuoriclasse punta il dito contro il presidente Al Khelaifi che lo scorso agosto decise di metterlo fuori rosa, in ritorsione alla scelta di non prolungare il contratto fino al 2025, aprendo dunque al al Real Madrid: “Che non avrei giocato – ha sottolineato Mbappé – mi è stato detto in faccia e anche in modo violento. Luis Enrique e Luis Campos però mi hanno salvato. Senza di loro non avrei mai più rimesso piede in campo. È la verità, per questo sono riconoscente verso l'allenatore e il direttore sportivo. Il solo fatto di giocare era per me già un motivo di cui andar fiero. Ma è sicuro che il prossimo anno non mi accontenterò di questo”.
“Al Psg – ha concluso Mbappé – non sono stato infelice. Sarebbe come sputare nel piatto in cui si mangia e in faccia a chi mi ha difeso. Sono sempre stato felice a Parigi, anche se ci sono state situazioni e persone che mi hanno reso infelice. A questi livelli c'è molta pressione, ma nella vita c'è di peggio. Sono pagato molto bene e gioco a calcio, la cosa che amo di più nella vita. Però non auguro a nessuno di vivere quel che ho vissuto. (…) Dopo l'annuncio di ieri ho ricevuto tanti messaggi che mi hanno fatto piacere. Ringrazio tutti e spero di essere all'altezza della situazione”. Nel frattempo, c'è un Europeo da provare a vincere, anche per puntare al Pallone d'oro, da contendere al suo nuovo compagno di squadra Vinicius.
Fonte: Gazzetta.it