Una punizione di Valverde deviata da Juric e le reti dei panchinari Brahim ed Endrick nel finale danno al Madrid la prima vittoria in questa Liga, 3-0 al neopromosso Valladolid di Ronaldo, seduto nel palco presidenziale di quello che è stato a lungo il suo stadio accanto a Florentino Perez. Bernabeu quasi al completo per l’atteso debutto di Mbappé ma primo tempo soporifero dei blancos e alla fine un successo largo ma con qualche patema difensivo di troppo: il Madrid è ancora incompiuto, intanto però grazie alla straordinaria quantità di talento a sua disposizione tra campo e panchina muove la classifica e allontana le critiche. Arda Guler. È lui il prescelto di Carlo Ancelotti per sostituire Jude Bellingham, fermo per un mese per un problema muscolare.
Visto che anche Camavinga è fuori uso le alternative si restringevano: il quasi 39enne Modric la più ovvia, il poco considerato Ceballos una valida candidatura, e poi c’erano Arda Guler e Brahim Diaz, più creativi che difensivi, e visto che dopo il pareggio di Maiorca Carlo aveva detto che era alla ricerca di equilibrio, le due mezzepunte potevano partire dietro nella lista dei papabili. Ma Carlo non si spaventa mai, e il neopromosso Valladolid un avversario abbordabile. E allora via col 19enne turco. Che però si è a lungo perso nella poco costruttiva melassa del possesso blanco. Valladolid che si difendeva con una linea di 6 uomini, poco spazio ma anche poche idee per un Madrid grigio e salutato da qualche fischio all’intervallo. Per combattere la canicola i parrocchiani del Bernabeu speravano in qualcosa di più fresco. Nei primi 45’ un diagonale da sinistra di Mbappé respinto dal portiere Hein e due tiracci da 30 metri di Tchouameni e Valverde senza pretese né speranze.
Per il Valladolid giusto una conclusione di Machis deviata in angolo da Militao con elevato rischio di autogol. Gli sbadigli della prima parte hanno rapidamente lasciato il posto al gol del Madrid, arrivato al 5’ con un destro su punizione da sinistra di Valverde, tiro da 20 metri deviato dall’ex Parma Juric. Poco dopo Raul Moro, autore del gol contro l’Espanyol e appena entrato, si è mangiato un’enorme occasione sparando alto. Rodrygo ha sprecato un grande spunto cercando di regalare un gol a Mbappé e poi ha lasciato il posto a Modric, dentro anche Brahim per Arda Guler, complessivamente positivo soprattutto nella ricerca del gol. Mbappé è stato fermato da Hein, ha buttato via un altro contropiede e ha lasciato il posto al debuttante Endrick.
Dall’altra parte Sylla ha sprecato la seconda occasione del Valladolid, che ha chiuso con buone intenzioni ma senza un tiro nello specchio e capitolando nel finale. All’88’ la rete di Brahim Diaz: per l’ex milanista un bel pallonetto mancino su lancio di 50 metri di Militao con Comert seminato sulla via del contropiede E al 96’ quella di Endrick, diagonale secco col destro sul palo del portiere in un’altra ripartenza orchestrata da Brahim. C’è chi sa approfittare delle occasioni, per limitate che siano. Nella seconda partita giocata in questa domenica a Madrid l’Atletico ha battuto 3-0 il Girona, sfida tra la quarta e la terza della scorsa Liga. Debutto dal primo minuto e al Metropolitano per Julian Alvarez, attesissimo, e formazione decisamente offensiva del Cholo con Lino e Riquelme da una parte, Llorente e De Paul dall’altra, oltre a Barrios, Griezmann e Alvarez. Atletico in vantaggio al 39’ con una punizione dal limite di Griezmann che ha sorpreso Gazzaniga, raddoppio al terzo della ripresa quando Marcos Llorente si è fatto gran parte del campo palla al piede e poi ha segnato con un destro dal limite potentissimo. Debutto dell’inglese Gallagher e nel recupero la rete di Koke, entrato per De Paul. L’Atletico resta col Madrid a -2 dal Barcellona, per il Girona che ha perso pedine fondamentali come Savinho, Dovbyk, Yan Couto e Aleix Garcia un punto su 6.
Fonte: gazzetta.it