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Calcio

Mbappé: sarà battaglia legale col Psg: fallita la mediazione sui 55 milioni

Alessandro Grandesso
Mbappé: sarà battaglia legale col Psg: fallita la mediazione sui 55 milioniN/A
L'attaccante ora al Real reclama stipendi e premi arretrati ed è pronto a coinvolgere anche l'Uefa

È guerra. Mbappé è pronto ad andare in tribunale pur di recuperare i 55 milioni di euro di stipendi arretrati e premi non versati dal Psg, la scorsa stagione. Il fuoriclasse del Real Madrid infatti ha rifiutato la proposta di mediazione della Lega calcio francese e sembra determinato a far valere i suoi diritti anche in sede Uefa, mettendo a repentaglio l'iscrizione in Champions League del club dell'emiro del Qatar. Rimane ancora una tappa intermedia, pure in sede federale, prima di iniziare un nuovo percorso davanti ai giudici del lavoro. 

Il club dell'emiro del Qatar però spera ancora in un compromesso per risolvere la vertenza nata quando l'estate scorsa l'attaccante fu messo fuori rosa dopo aver comunicato l'intenzione di non far valere la clausola che prolungava automaticamente il contratto fino al 2025. Il preludio dell'addio, da svincolato, per passare al Real Madrid. Una mossa vissuta come un affronto dal presidente Al Khelaifi che così ha escluso il fuoriclasse anche dalla tournée estiva in Giappone e Corea del Sud. Mbappé è tornato convocabile solo quando ha promesso che non avrebbe creato danni finanziari alla società, rinunciando a stipendi e premi per un montante complessivo equiparabile al valore del suo cartellino. 

In pratica, dunque, il giocatore avrebbe stretto un accordo orale con Al Khelaifi su un montante di circa 180 milioni di euro, la cifra investita nel 2017 per strapparlo al Monaco, soffiandolo al Real Madrid. L'idea del presidente del Psg era di provare poi a convincerlo di sottoscrivere un nuovo accordo nel corso della stagione. Un piano sfumato definitivamente quando a febbraio Mbappé ha ufficializzato la decisione di lasciare Parigi a giugno. Da quel momento, l'attaccante ha perso il posto di titolare. Una sorta di ritorsione vissuta come un tradimento dal clan Mbappé che ha considerato così tradito l'accordo estivo. Di conseguenza, ad agosto è arrivata la richiesta di versamento degli stipendi di aprile, maggio e giugno, oltre che del premio alla firma dell'ultimo contratto (2022) di 36 milioni lordi e di un bonus etico, per un totale di 55 milioni.  Davanti alla Commissione giuridica, il Psg ha ribadito la validità del gentlemen agreement, reso noto nei mesi scorsi dalle stesse dichiarazioni del giocatore. Domani, la Lega prevede di pubblicare un'ulteriore proposta di transazione, con eventuale ricorso in Federazione, cui il club si dice disponibile, anche se parallelamente prepara già la strategia difensiva per un eventuale processo, che potrebbe durare a lungo. Mbappé però è determinato a far valere i suoi diritti e ha già scritto alla Federcalcio affinché segnali i mancati versamenti all'Uefa, con l'idea di mettere in discussione l'iscrizione del Psg alle coppe europee, e alla Champions League in particolare.

Fonte: Gazzetta.it