Ci sarebbe un solo motivo che giustificherebbe Weston McKennie dall’aver perso il treno della Premier League, in un club (l’Aston Villa) che - tra l’altro - gli avrebbe consentito di giocare anche la Champions: ritrovarsi dentro a un progetto più ambizioso. Quello che potrebbe aprirsi - per lui - è un varco in effetti particolare, interessante. Che darebbe spazio a logiche non solo di campo ma anche sul piano commerciale. Il centrocampista della Juve sarebbe infatti entrato nella cerchia d’interesse dello stesso club che in giocano Messi e Busquets: l’Inter Miami. L’occasione di campo legherebbe il calciatore a due fuoriclasse assoluti, mentre lo scenario lo spingerebbe - quasi di diritto - più al centro dello sviluppo del calcio americano e in una posizione di rilievo nella nazionale USA, reduce da una Coppa America deludente ma anche nel pieno di una crescita di tutto il proprio movimento. McKennie si gioca l’opportunità di diventare il calciatore statunitense più importante di questo periodo storico, nel momento in cui l’MLS vuole fare un altro salto in avanti sul piano della competitività.
L’occasione è ghiotta ma presuppone una scelta di vita del giocatore, che valuta anche altre offerte in Europa, e un cambio radicale del percorso anche sul piano dell’ingaggio: McKennie dovrebbe rinunciare a una parte del suo stipendio attuale, ma avrebbe anche la possibilità di aumentare gli introiti personali derivanti dalla crescita del suo valore pubblicitario nel contesto. Giocare con Messi, come con Busquets, sarebbe un’occasione più unica che rara: e con una ricaduta positiva sulla percezione del suo personaggio negli Stati Uniti. La Juve considera McKennie in uscita: il centrocampista, che ha il contratto in scadenza nel 2025, qualche mese fa aveva rimbalzato una proposta di rinnovo con ingaggio ridotto. Poi ha sparato alto all’Aston Villa, negandosi la possibilità di giocare nel campionato più importante al mondo. Al suo rientro alla Continassa, potrebbe finire fuori rosa: qualche traiettoria di mercato per lui c’è in Turchia, ma pare non scaldarlo particolarmente, e dunque in Germania, dove ha giocato in passato. Ma la suggestione americana in divenire è molto interessante.
Fonte: Gazzetta.it