Un miraggio viola e uno azzurro, laggiù all’orizzonte. Le vittorie di domenica della Fiorentina e della Lazio (contro il Napoli, addirittura) rovinano la settimana del Milan, già non felicissima: il quarto posto è lontano 9 punti così come il quinto, che potrebbe qualificare alla Champions. Con una sola differenza: Lazio e Fiorentina sono insieme a 31 punti - il Milan è a 22 - ma Baroni ha giocato una partita in più. E a 27, sesta, c'è la Juventus. I milanisti, che fino a un paio di settimane fa facevano arditi conti per una rimonta scudetto, ora non possono non essere concreti: il Milan è settimo, c’è da correre per salvare l’obiettivo minimo. E del resto, anche Fonseca nelle dichiarazioni post-Atalanta è stato chiaro: “La lotta scudetto? Dobbiamo pensare che è difficile, sono tanti punti. Pensiamo alla prossima partita senza guardare la classifica, sono molto onesto”.
Sa di bandiera bianca… e come dargli torto? Guardare ad Atalanta, Napoli e Inter ora è un’utopia. Semmai, si può discutere sull'eccesso di ottimismo di novembre. Il Milan negli ultimi cinque anni si è sempre trovato in una situazione ben diversa. Stagione 2020-21: Milan in testa. Stagione 2021-22: secondo. Stagione 2022-23: secondo. Stagione 2023-24: terzo. Nel 2019, con il Milan appena passato da Giampaolo a Pioli, la situazione era simile a quella attuale: -9 dal quarto posto. Sentito così, fa impressione. Lo scenario naturalmente porta ragionamenti su Fonseca e il mercato. L’allenatore ora non rischia ma insomma… la classifica è dura e il Milan, per rischiarare la stagione, deve fare 9 punti in Champions, qualificarsi agli ottavi e dare appuntamento a tutti per febbraio.
Quanto al mercato, ci saranno riflessioni da fare. Il Milan ha un’esigenza in particolare – un mediano difensivo – e la società deve valutare se derogare alla tradizionale prudenza invernale per investire e puntare a recuperare i ricavi della qualificazione Champions. E come si fa? Smettendo di perdere punti con squadre inferiori. Mettendo in fila una serie di vittorie. Recuperando alcuni giocatori, Theo Hernandez su tutti. In un quadro grigio – grigio scuro – c’è una ragione razionale di ottimismo: il calendario. Il Milan in campionato giocherà contro Genoa (in casa), Verona (trasferta) e Roma (in casa), prima della Supercoppa. E a gennaio riprenderà da Cagliari e Como. Coefficiente di difficoltà: basso. Lo psicologo consiglia: chiudere gli occhi, non guardare la classifica se mai dovesse apparire e riguardare il distacco a metà gennaio. I puntini viola e azzurro potrebbero essere molto più vicini.
Fonte: Gazzetta.it