Il nuovo Milan si rinnoverà anche in mezzo: cambierà approccio e volendo essere più aggressivo e dominante avrà bisogno di nuovi interpreti. Ci saranno nuove fonti di gioco: Bennacer non è più certo della cabina di regia, Adli – titolare a Vienna nella prima amichevole – potrebbe non avere molte altre occasioni per giocare dall’inizio. Al centro del nuovo mondo Fonseca vuole un centrocampista fisico e dinamico come Fofana: i compagni di reparto saranno più liberi di girargli intorno, alla ricerca di spazi per l’inserimento. Pensata così, Reijnders avrebbe maggior possibilità di puntare l’area avversaria. Dalla staffetta di mezzo il Milan potrebbe anche guadagnare in termini economici: la spesa per Fofana (e non solo) potrebbe essere coperta da un’eventuale cessione di Bennacer. Se è il mercato arabo che chiama, c’è sempre da rispondere: per i club della Saudi League i cinquanta milioni della clausola rescissoria di Ismael non sono certo un problema. E con un incasso simile i colpi rossoneri in mediana potrebbero anche raddoppiare: con i muscoli di Fofana, ecco l’estro di Samardzic. I due si intendono già: entrambi spingono per diventare giocatori del Milan. Il desiderio di Fofana è ormai quasi esaudito.
Il nuovo centrocampo muscolare dovrà proteggere la difesa: gli avversari dell’ultima stagione hanno evidenziato troppe fragilità. Tra le novità che il mercato potrà portare alcune riguarderanno anche Yacine Adli: se gli spazi in rossonero si chiuderanno, per lui potrebbero aprirsi le porte di un altro club. Yacine è un generoso, in campo e fuori (ha appena donato la sua maglia numero 7 a Morata): il Milan non può però garantirgli un ruolo di primo piano e nemmeno da co-protagonista. Sarà inevitabile guardarsi intorno. Lo stesso vale per Pobega, che potrebbe esse utilizzato anche come contropartita in qualche prossimo affare. Fonseca lavorerà con Musah, che conoscerà direttamente negli Stati Uniti: al primo anno di Milan Yunus è stato utilizzato 40 volte, di cui 22 da titolare. Con Pioli ha spaziato in più zone del centrocampo: a 21 anni aspetta che gli sia dato un indirizzo più preciso. Loftus-Cheek ha invece l’esperienza per gestire compiti di copertura a o spostarsi più avanti, a sostegno del centravanti: compiti che ha svolto bene anche nel corso dell’ultima stagione. L’eventuale arrivo di Samardzic potrebbe indietreggiare l’ex Chelsea in mediana: il fisico, anche in questo caso, aiuta. Dopo aver risolto la pratica centravanti, Fonseca e il club si stanno dedicando agli altri reparti: restituire solidità alla difesa è un compito che inizia a centrocampo.
E con Fofana in mediana, Fonseca è già a metà dell’opera. Per Samardzic è al lavoro il papà-agente: l’estate scorsa non aiutò la trattativa tra l’Udinese e l’Inter, quest’anno, con i rossoneri,, intende essere molto più collaborativo. I contatti con la dirigenza sono continui e l’intesa non è in discussione. Tra i club la trattativa deve ancora entrare nella fase decisiva: l’idea è quella di una proposta da quindici milioni. Pochi per i bianconeri: richiesta di venti più bonus. Samardzic può servire un primo assist al Milan comunicando all’attuale club la volontà di trasferirsi a San Siro. Con Lazar, le opzioni nella rosa di Fonseca si moltiplicherebbero: nel giorno della presentazione l’allenatore aveva parlato di diversi sistemi di gioco ("strutture" come le definisce l’allenatore), e Samardzic è un jolly buono per tutte le occasioni. Centrocampista centrale, mezzala o trequartista: con lui il Milan potrebbe assumere varie forme.
Fonte: Gazzetta.it