Il Milan ha depositato il ricorso al Tar dell'Emilia Romagna per l'annullamento e l'accertamento dell'illegittimità dell'ordinanza con cui il sindaco di Bologna Matteo Lepore aveva disposto la sospensione della partita tra Bologna e Milan il 26 ottobre scorso a causa dell'alluvione che ha colpito la zona nei giorni precedenti. Già nell'immediatezza il presidente rossonero Paolo Scaroni definì "incomprensibile" il provvedimento dell'amministrazione comunale bolognese, anticipando future azioni legali. Il provvedimento del sindaco di Bologna escludeva non solo lo svolgimento della gara a porte chiuse ma anche lo spostamento in un altro stadio, senza spiegare perché il rinvio fosse l'unica soluzione. Il Milan considera il ricorso un atto dovuto sia per le ripercussioni sull'andamento del campionato sia perché lo ritiene un pericoloso precedente, avendo creato danni materiali e sportivi di cui il club potrebbe adesso rivalersi con una richiesta di risarcimento danni, da devolvere eventualmente a Fondazione Milan. Per il club rossonero "la decisione deve essere considerata iniqua, incoerente e priva delle opportune e fondamentali giustificazioni, tenuto conto che in quei giorni erano state organizzate altre manifestazioni sportive a porte chiuse". Per la giornata di oggi è atteso anche da parte della Lega Serie A un analogo ricorso con una pratica distinta rispetto a quella del club rossonero.
Fonte: Gazzetta.it