E allora, Zorro o Twister? Paulo Fonseca, che allo Shakhtar si presentò in conferenza vestito da Zorro, oppure Sergio Conceiçao, che da ragazzo chiamavano Twister, Tornado? Il Milan ha vissuto il primo sabato di maggio con la ricerca del prossimo allenatore nella testa. E in questo momento i favoriti a prendere la panchina destra di San Siro sono due. Hanno una nazionalità in comune: portoghesi. I candidati arrivano al grande esame in modo diverso, con un percorso opposto.
Paulo Fonseca piace al Milan da sempre. È stato tra i nomi selezionati dall’autunno per un eventuale post-Pioli: uno dei preferiti, sempre in primissima fila fino al momento in cui il Milan ha scelto Julen Lopetegui. Dopo il terremoto di una settimana fa, con le proteste dei tifosi decisive nel cambio di programma, Fonseca ha ri-occupato il suo posto in prima fila. Sergio Conceiçao invece è un candidato degli ultimi giorni, promosso da Jorge Mendes, agente molto importante che con il Milan ha lavorato al rinnovo di Leao, un anno fa. Piace per curriculum e decisione nel gestire le squadre, in fondo gioca spesso con il 4-2-3-1 come il Milan di Pioli.
Il Milan vuole scegliere senza ansia, con il solito accordo allargato tra Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimovic, con ok finale di Gerry Cardinale. La prossima settimana però sarà fondamentale, anche perché il tema dell’allenatore occupa i pensieri del Milan da mattina a sera. Il resto, a partire dalle trattative per il numero 9, arriverà dopo. E allora sì, è possibile che una decisione ci sia presto. In fondo, il Milan è padrone del suo destino, non ha allenatori che lo hanno messo in attesa: se scegliesse un allenatore - almeno, se scegliesse uno tra Fonseca e Conceiçao - avrebbe la possibilità di chiudere in fretta. E allora, parliamo dei due favoriti. Paulo Fonseca domani giocherà con il Lilla. Obiettivo chiarissimo: qualificarsi direttamente alla prossima Champions, vincendo lo sprint con il Brest (e il Nizza, più distante). Abbastanza per obbligare Fonseca a concentrarsi sul presente. Sul suo tavolo però ci sono almeno due proposte che lo fanno pensare. Il Marsiglia gli ha offerto di essere l’uomo chiave del nuovo progetto, con ampia possibilità di incidere, e il Lilla gli ha proposto di continuare nel Nord della Francia, anche perché Fonseca è entrato di nuovo nella lista dei candidati per il premio di allenatore dell’anno in Francia.
Il Milan però è una logica priorità: ha fascino, gioca la Champions, rappresenterebbe la possibilità di tornare in Italia dopo i due anni alla Roma. Ecco perché Fonseca aspetta: quasi sicuramente non resterà a Lilla e, se il Milan gli dicesse di essere pronto a firmare, si allargherebbe in un sorriso sotto la maschera da Zorro. Conceiçao invece ha giocato ieri a Chaves e ha vinto, da pronostico. Era e resta terzo nel campionato portoghese. I piani prevedono per domani un incontro con André Villas Boas, nuovo presidente del Porto, con l’obiettivo di discutere del futuro. Conceiçao ha firmato un rinnovo fino al 2028 con Pinto da Costa, che però ha perso le elezioni, e ora è nella condizione di decidere. Iniziare un’ottava stagione con il Porto oppure cambiare? Pronostico diffuso: non resterà. Certezza italiana (e non solo): se potesse, firmerebbe domani con il Milan.
La rivalità da ex interista non sarebbe un problema: pesa molto di più l’ambizione. Il Milan quindi ci pensa, come pensa da giorni ad altri candidati. Ha contattato Roberto Martínez, c.t. del Portogallo (a proposito...), e fatto una chiamata a Mark van Bommel, che lascerà l’Anversa. Deciderà secondo i criteri noti da tempo: un allenatore pronto a lavorare di squadra sul mercato, non un accentratore, un tecnico bravo a sviluppare le qualità dei giovani. Fonseca e Conceiçao sono diversi, hanno un’idea di calcio differente e si approcciano al pubblico in modo molto personale. Chi è favorito? Fonseca ieri sembrava avere qualcosa in più ma le certezze, dopo Lopetegui, sono bandite. Il cielo, sul Milan, può cambiare in fretta.
Fonte: gazzetta.it