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Calcio

Milan, Fonseca scalpita: sarà ufficiale a giugno, è pronto un triennale

Luca Bianchin
Milan, Fonseca scalpita: sarà ufficiale a giugno, è pronto un triennaleN/A
L'allenatore sta per chiudere col Lilla, rossoneri decisi a ripartire con lui. Anche se la scelta agita i tifosi rossoneri

Una salita alla prima tappa: sembra il Giro d’Italia 2024. Paulo Fonseca non è ancora stato nominato allenatore del Milan e già sa di dover scalare le critiche. Lo ha fatto Pioli, lo hanno fatto altri, a meno di sorprese proverà a farlo anche lui da luglio. Fonseca si è trasferito in Portogallo per vivere questi giorni di transizione: ha lasciato Lilla fisicamente, in attesa di farlo anche ufficialmente con una risposta al club che ancora non è arrivata. E’ lì che vive i giorni dell’attesa: ha convinto il Milan, i suoi agenti hanno trattato quello che dovevano trattare e hanno strappato il sì rossonero, a Paulo non gli resta che aspettare il comunicato con logo rossonero. Secondo i piani del Milan, non arriverà nella prossima settimana ma solo a inizio giugno, dopo l’amichevole di venerdì contro la Roma a Perth. Due anni con opzione su un terzo oppure un triennale puro, la sostanza non cambia: il Milan aprirà un nuovo ciclo con l’uomo da Barreiro, cresciuto a un cross di distanza da Lisbona. 

Il Portogallo per Fonseca ovviamente è casa, il luogo perfetto per abbassare la tensione dopo una stagione finita con un amaro di troppo: il gol di Lotomba gli ha tolto la qualificazione diretta in Champions League tre minuti oltre il 90’ dell’ultima partita. In Portogallo vivono i primi due figli di Fonseca, in Portogallo c’è la famiglia ucraina della moglie Katerina e il legame è ovviamente forte, testimoniato dalla campagna “Cada clube, una familia” creata dalla federcalcio portoghese, di cui Fonseca è stato ambasciatore: un progetto per aiutare i profughi ucraini grazie al supporto dei club calcistici di tutto il Portogallo. Paulo Fonseca da casa seguirà una settimana particolare, di silenzio: sa bene che il Milan vuole aspettare a ufficializzare la scelta ma non ha più dubbi: sarà lui l’erede di Stefano Pioli. 

Il tema più delicato di questi giorni però è la reazione dei milanisti. Fonseca ha la reputazione di un bravo allenatore con spirito offensivo, non di un vincente. Molti milanisti avrebbero voluto un condottiero con palmares ampio, se possibile con spirito bellicoso dopo gli anni del governo calmo di Pioli. La società ha scelto diversamente e vuole puntare su un allenatore pronto a condividere le scelte più importanti, a lavorare su un gruppo giovane, da far crescere. Molti tifosi così hanno preso una penna virtuale per attacchi che virtuali non sono: sotto le foto del profilo Instagram di Fonseca ci sono decine di commenti negativi e inviti a non prendere casa a Milano. Alcuni sono educati, altri molto meno. Comprensibile forse, ingeneroso di sicuro. 

Fonseca così vive inevitabilmente in sospeso. E’ pronto all’avventura più sfidante della sua vita ma non ha ancora chiuso i ponti con il passato. A Lilla è rimasto due stagioni, tra alti e bassi, un quinto e un quarto posto in campionato, tanti calciatori giovani fatti crescere. Su tutti, Leny Yoro, difensore centrale che - se il sorteggio vorrà – potrebbe ritrovare in Champions, perché il ragazzo con i ricci è cresciuto tantissimo ed è diventato in fretta materiale da grandi squadre. Fonseca ha chiuso la stagione una settimana fa, ha salutato tutti e ha chiesto tempo al club per dare una risposta sul futuro. A Lilla hanno capito come andrà a finire ma la risposta ufficiale non c’è ancora stata. Se tutto andrà come previsto, arriverà presto e sarà ovviamente negativa. Come deciso, brusco, è stato il no di Fonseca all’Olympique Marsiglia, che gli aveva offerto la panchina e con cui è arrivato davvero vicino, molto vicino, a un accordo. Non è finita bene. A Milano a luglio E allora, non c’è che da aspettare i passaggi formali. L’addio comunicato da Fonseca al Lilla. L’ufficialità del Milan, al netto di cambi di programma a oggi assolutamente non prevedibili. Le prime foto da milanista. «Non parlerei di nomi o di candidati» ha detto l’a.d. Giorgio Furlani ieri sera ma è logica prudenza: la realtà dice altro. Fonseca in questi giorni sta già pensando al Milan del futuro ma a Milano arriverà stabilmente soltanto a luglio, poco prima dell’inizio della stagione. Prima farà un po’ di vacanza, come tutti, e lavorerà soprattutto a distanza. Ha un centravanti da trovare assieme al club, almeno un terzino da scegliere, forse un centrocampista che possa dare al suo Milan una nuova dimensione. La stagione è ancora lontana ma si può già dire: i principi del suo calcio non cambieranno, il palcoscenico sì. Bella sfida…

Fonte: Gazzetta.it