Paolo Maldini, direttore dell'area tecnica del Milan, parla così a DAZN.
Milan-Torino: le parole di Maldini a DAZN
La risposta di Calabria
"Credo che Calabria si riferisse a delle cose spiacevoli venute dai social alle quali darei poco spazio. Sappiamo come funziona: i social vanno presi con pro e contro, rispettando gli altri ma non essendo regolamentato è difficile. Ogni partita è un'occasione, gennaio non è iniziato nel migliore dei modi, abbiamo pareggiato negli ultimi minuti con il Lecce, ma le altre partite sono state al di sotto delle aspettative"
Su Pioli
"Pioli in discussione? No, lo siamo tutti, giudicati ogni 3 giorni ed è la storia della mia vita e di chi fa questo lavoro. Non è in discussione. Il cambio di modulo arriva per trovare una solidità che si è persa. Rispetto a quanto visto a inizio anno, fino alla Salernitana eravamo in linea e solo il Napoli aveva fatto una prima parte straordinaria, ci siamo qualificati anche agli ottavi di Champions rispetto all'anno precedente"
Il lavoro
"Le settimane in generale sono state varie, comunque il lavoro è stato fatto bene, la ricerca è stata quella di tornare a quanto si faceva prima. Ma se non viene e non ti riesce sul campo, l'aspetto mentale fa il resto purtroppo. Quindi cerchi di trovare stimoli, anche dei punti per entrare nella testa dei giocatori. E' una funzione dell'allenatore e della società. Alla fine è un discorso unico, in uno stadio esigente come San Siro e con una squadra giovane... e sappiamo di avere una squadra giovane, racconto anche che con i migliori al mondo siamo passati in periodi peggiori. E' difficilmente controllabile, non c'è una ricetta per uscirne".
I singoli
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"Leao? Quando l'abbiamo preso era seconda punta sulla sinistra, come giocherà oggi. Ha grande doti di velocità, devo dire che quando ha giocato sulla fascia è stato immarcabile. Magari non sempre continuo, le distanze sono notevoli da coprire, Pioli chiede anche copertura, ma è stato dominante. Tornare ora più centrale non lo disturberà più di tanto, ha sviluppato rispetto al primo anno una capacità di far gol e di essere più letale vicino alla porta. Gli manca, secondo me, per giocare sulla fascia e in questo ruolo è l'attacco nello spazio. La firma? Manca, anche a noi. Ci lavoriamo. Questo non è il momento migliore per pensare alla firma, pensiamo alle partite. Non c'è niente in previsione, nessun incontro. Col telefono e con zoom ci si può vedere e sentire quando si vuole. Non c'è bisogno di organizzare grandi eventi".
"Maignan? Slitta sempre di più per le notizie che avete voi, per me no. E' programmato il rientro in squadra nei prossimi 10 giorni, ci vorrà tempo, perché dopo tanto tempo senza giocare bisogna riprendere le distanze, tornare in forma, avendo avuto ricadute deve stare attento. E' delicata, la situazione. Siamo passati anche per una possibilità di intervento in questi mesi, è stato evitato grazie a Dio. Dovrebbe essere a posto in una decina di giorni".