Error code: %{errorCode}

Calcio

Milan, Morata punta l'Inter. E il passato parla chiaro: per i nerazzurri è come la kryptonite

Marco Guidi
Milan, Morata punta l'Inter. E il passato parla chiaro: per i nerazzurri è come la kryptoniteN/A
Alvaro andrà in panchina con il Venezia al rientro dalla sosta, per poi essere al top contro i nerazzurri, che cinque mesi fa ha eliminato in Champions. E i gol del passato dicono che...

In nazionale contro la Serbia non avrebbe comunque giocato, squalificato per i cori su “Gibilterra spagnola” alla festa di Madrid per la vittoria dell’Europeo. Ma Alvaro Morata, ai box per la lesione di basso grado del muscolo retto femorale sinistro, rimediata nei giorni successivi al suo esordio con gol col Torino, fermo non sa proprio stare. Ha voglia di calcio, ha voglia di Milan. E in testa ha già una data precisa: 22 settembre, la sera del derby. Morata tornerà probabilmente anche prima (potrebbe andare già in panchina con il Venezia, alla ripartenza del campionato, e poi c’è il Liverpool in Champions), ma è per la sfida con l’Inter che spera di essere al top. Per questo, ieri il centravanti madrileno ha sbuffato avanti e indietro sul campo a Milanello, nonostante Paulo Fonseca abbia dato quattro giorni di riposo al resto dei compagni (tranne appunto gli infortunati e chi è via con la propria nazionale). Alvaro ha postato anche un breve video su Instagram mentre corre sotto la pioggia battente, ricevendo l’incitamento di tanti tifosi rossoneri che non vedono l’ora che torni in azione. A livello tecnico, dopo l’arrivo di Tammy Abraham, il Milan può aspettare con meno ansia il ritorno di Morata. L’inglese già contro la Lazio ha dimostrato di poter essere anche più di un semplice centravanti di scorta. Alvaro, però, è fondamentale non solo per come gioca, ma pure nel ruolo di leader all’interno dello spogliatoio. E la sua assenza sia a Parma che all’Olimpico si è molto sentita in questo senso. D’altronde stiamo parlando del capitano della Spagna campione d’Europa, oltre che di un attaccante in grado di non sentire il peso di maglie importanti come quelle di Real Madrid, Juventus, Chelsea e Atletico Madrid. Morata, vuoi per esperienza, vuoi per età e caratteristiche, si distingue all’interno della rosa rossonera. Non a caso è stato il primo a suonare il campanello d’allarme dopo il pareggio interno contro il Torino. "Bisogna fare un passo in più mentalmente, faticare, lavorare, fare più falli, diventare una squadra più tosta", aveva detto lo spagnolo al triplice fischio della prima uscita del Diavolo. Dopo quell’appello, però, Alvaro è stato costretto al forfait causa infortunio e il Milan ha dovuto fare a meno di lui nelle successive gare con Parma e Lazio, dove Fonseca ha rimediato un solo punto. Professionalmente, Morata è concentrato sul recupero. Ma in Spagna, nei giorni scorsi, si è parlato di lui anche per vicende extra-campo. La rivista Diez Minutos ha pubblicato, infatti, in copertina delle foto esclusive del centravanti con la moglie Alice a Madrid. La coppia aveva annunciato solo qualche settimana fa la separazione e, a dirla tutta, non stava facendo altro che accompagnare i figli a scuola, ma tanto è bastato per far dilagare il gossip sulla riconciliazione. Chissà... Ai tifosi del Milan importa che Alvaro sia sereno per rendere al meglio in campo, come nella mezzora contro il Toro all’esordio. Forse la porzione di gara più riuscita di questo deludente avvio di stagione a tinte rossonere. Che sia stata l’unica giocata da Morata probabilmente non è un caso. Tra le qualità dello spagnolo c’è anche la predisposizione al pressing sulla prima costruzione avversaria, uno dei nodi citati più spesso da Fonseca per spiegare le difficoltà della sua squadra. L’ex Atletico Madrid, però, è anche uomo delle partite importanti. Basta scorrere la lista dei club ai quali ha segnato più gol in carriera. Primo posto ex aequo con 6 reti: Siviglia e... Real Madrid. Ai blancos, da ex, ha fatto male sia con la Juve che con l’Atletico. E nei quattro derby giocati contro il Real nel 2023-24, Morata ha segnato 3 gol, vincendone due e pareggiandone un altro. Ma non finisce qui. In Italia Alvaro ha tre vittime preferite, cui ha realizzato quattro reti: Bologna, Parma e... Inter. Squadre punite ai tempi della sua militanza nella Juve. Oggi i tifosi del Milan sperano possa diventare il talismano capace di interrompere la maledizione dei derby: sei sconfitte di fila, compresa l’ultima con tanto di “stella in faccia”. Ad aprile, però, Morata non c’era. Anzi, poco tempo prima con l’Atletico aveva estromesso i nerazzurri dalla Champions. Chissà non sia un po’ come la kryptonite per Superman...

Fonte: Gazzetta.it