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Calcio

Milan, occhio allo United. Rossoneri favoriti per Zirkzee, ma è stallo con l'agente

Luca Bianchin
Milan, occhio allo United. Rossoneri favoriti per Zirkzee, ma è stallo con l'agenteN/A
Le commissioni per arrivare al talento del Bologna frenano le operazioni. Il problema è che il silenzio calato apre a scenari pericolosi: ogni occasione però può metterlo in mostra

Nel silenzio, un urlo rimbalza da Manchester: "Zirkzee!". La trattativa tra il Milan e gli agenti di Joshua Zirkzee è entrata in un cono di silenzio che probabilmente durerà per tutta la settimana. Giorgio Furlani e Kia Joorabchian restano sulle loro posizioni, riassumibili - più o meno... - così. Kia: per prendere Zirkzee servono 15 milioni per le commissioni, oltre ai 40 della clausola da pagare al Bologna. Milan: noi 15 milioni di commissioni non le paghiamo né ora né in futuro. Un classico braccio di ferro, con le parti che prendono tempo e restano in silenzio per qualche giorno. Il problema è che, per il Milan, il silenzio trascina con sé un rischio: l’inserimento di altri club.

Il Manchester United negli ultimi giorni si è fatto sentire con gli agenti di Zirkzee per prendere informazioni e per il Milan è una sirena di allarme che suona lontana, per ora a decibel controllati. Lo United è interessato ma non ha fatto proposte ufficiali e non pare pronto a pagare 40 milioni. In fondo, ha comprato made in Italy già un anno fa: ha preso Hojlund dall’Atalanta per 70 milioni, monetina più, monetina meno. L’idea Zirkzee però non è nuova. Già a febbraio, già a marzo, chi si informava sul futuro di Joshua sentiva due nomi, prima degli altri: Arsenal e Man United, da sempre le grandi di Premier più attratte dal tocco elegante del 9 del Bologna. Le inglesi al tempo erano favorite, perché il loro potere di acquisto non ha paragoni in Europa e perché Joorabchian, da sempre, fa affari soprattutto tra Londra e Manchester. Il Milan e la Juventus sono partite in seconda fila, poi il Milan ha messo la freccia. La situazione allora per il Milan è ancora sotto controllo.

Il Bologna e il Bayern non sono un problema: con i 40 milioni della clausola, sono obbligate ad accettare. Zirkzee ha fatto capire più volte di voler restare in Italia, se possibile. Qui si trova bene e, soprattutto, JZ considera un altro anno di Serie A funzionale alla sua crescita. Sa anche lui che la Premier per i giocatori forti è la destinazione più naturale ma perché correre? Perché arrivarci a 23 anni e non a 27? Anche per questo, il Milan su Joshua resta favorito. Anche per questo, le chance che Zirkzee a luglio faccia un grande sorriso tenendo in mano una maglia rossonera restano buone. Un dubbio di fondo, però, resta. Le commissioni non sono mai solo una questione tra agente e club. Il giocatore ha sempre un ruolo nella trattativa, economico e soprattutto strategico. Se Joorabchian non chiude con il Milan è anche perché Zirkzee, finora, ha preferito prendere tempo. Per questo il Bologna ritiene - a ragione - di avere ancora una chance di tenerlo. E ci sta lavorando, pur sapendo che sarebbe un’impresa. Il piano è chiaro: il Bologna può offrire la Champions e una città innamorata, oltre che condizioni diverse.

Per Zirkzee si tratterebbe di accettare un nuovo contratto - passerebbe da 800mila euro a ipotetici 3 milioni - e una clausola rivista verso l’alto, verso quota 45 o 50 milioni. Il trasferimento sarebbe solo rinviato di una stagione. I milanisti allora mettono tutto insieme e hanno un po’ di tachicardia. Questa attesa li lascia in apprensione e l’Europeo contribuisce. Da quando Zirkzee è stato convocato dall’Olanda, ogni partita è buona per la rivelazione sul grande palcoscenico. Joshua nella prima partita non è entrato e nulla fa pensare che le cose andranno diversamente contro Francia e Austria, però nel calcio mai dire mai. Il Milan prova a essere freddo e... non fare beneficenza. Finirà per pagare 8-10 milioni di commissioni? Possibile. Zirkzee aspetta e tra due giorni vedrà di persona Theo, Maignan e Giroud. Da vecchio 9 a nuovo 9, Olivier potrebbe fare un ultimo regalo al Milan: un consiglio e poi via, verso Los Angeles

Fonte: Gazzetta.it