Non poteva essere soddisfatto Stefano Pioli. Il suo Milan non è stato solo sconfitto in trasferta sul campo della Fiorentina, ma anche surclassato sul piano del gioco e della grinta. Cosa non le è piaciuto? “Il primo tempo, assolutamente il primo tempo", dichiara ai microfoni di DAZN. "La Fiorentina è stata più intensa di noi, più qualitativa, arrivava prima sulle seconde palle: è stato un primo tempo difficile".
Cosa ha detto Stefano Pioli
"È cominciato male anche il secondo tempo, il rigore ci ha dato la sveglia", ammette poi il tecnico rossonero. "Peccato per le occasioni non sfruttate con Giroud e Theo. Ma la Fiorentina ha fatto meglio di noi. Abbiamo corso tanto ma non benissimo, non siamo riusciti ad essere compatti: quando non sei compatto diventa più difficile”.
Sul baricentro stranamente basso, Pioli sottolinea: “Non volevamo essere bassi, la Fiorentina ha palleggiato molto bene. Hanno vinto tanti duelli, questo ci ha costretto a difendere un po' più basso. È difficile palleggiare bene con la Fiorentina, abbiamo provato più soluzioni ma nel primo tempo hanno funzionato meno”.
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Testa già al Tottenham?
I giocatori avevano la testa al Tottenham? “No, sono molto onesto. Oggi volevo assolutamente rinsaldare il nostro momento positivo, sappiamo quanto abbiamo faticato per uscire dal momento negativo. Ho fatto i cambi perché Bennacer rientrava dopo un mese, Giroud ha giocato tanto e ha bisogno di rifiatare".
"Non ho pensato al Tottenham, mercoledì faremo un’altra partita", ribadisce l'allenatore del Diavolo. "L'avversario sarà diverso dalla Fiorentina e lo conosciamo bene. Non ho visto atteggiamenti sbagliati, poca attenzione o concentrazione. Non siamo riusciti a mettere in campo la nostra abituale energia, forza e convinzione. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma potevamo farlo prima”.
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La prestazione di De Ketelaere
Su De Ketelaere, Pioli dichiara: “Parlare sempre dei singoli in queste partite diventa un po’ complicato. Penso che abbia fatto delle buone cose, ma con il fatto che abbiamo giocato pochi palloni nella metà campo avversaria un giocatore offensivo viene penalizzato. Dovevamo far tutti una partita diversa per poi mettere in risalto le caratteristiche dei nostri attaccanti”.
Il ricordo di Astori
Immancabile una domanda sul ricordo dell'eterno capitano Davide Astori, scmparso il 4 marzo di cinque anni fa e grande ex della partita. “Difficile spiegare queste emozioni. Quando torno a Firenze Davide c’è sempre, stasera ancora di più. A livello personale qua ci sono situazioni sempre molto profonde”.