Anche le ultime resistenze del Salisburgo sono ormai state abbattute: un’ultima spallata e Strahinja Pavlovic diventerà un nuovo giocatore del Milan. Il difensore ha già giocato di fisico: ha respinto ogni altro assalto estero e ha difeso con forza la scelta rossonera. Vuole giocare a San Siro e lo farà: stadio che per altro conosce per averlo frequentato in un paio di occasioni in Champions League. Una da avversario Milan, una da avversario Inter: in futuro vivrà il derby contro i nerazzurri con tutto un altro spirito. Pavlovic era già stato alleato del Milan nel corso della trattativa, comunicando al Salisburgo di voler lasciare l’Austria per vivere un’avventura più ambiziosa: un’entrata in tackle che il club in qualche modo si aspettava. I rossoneri hanno raccolto l’assist a proprio favore, pronti ora a mettere a segno il secondo colpo dell’estate: in questo modo l’affare si è potuto concludere per una cifra intorno ai venti milioni totali. Qualcosa di meno nella parte fissa, ma una cifra complessiva a cui si arriva con l’aggiunta dei bonus.
La richiesta iniziale era di molto superiore. A proposito di cifre sui contratti: Pavlovic guadagnerà un milione e mezzo a stagione, poco più del doppio dello stipendio attuale. Una spesa in linea con quelle dell’estate scorsa: per 20 milioni, bonus più, bonus meno, il Milan ha preso Pulisic, Loftus-Cheek e Reijnders, tre titolarissimi della squadra. Pavlovic arriva con la garanzia del posto fisso. Rientra nei parametri economici e combacia perfettamente con l’identikit tecnico del rinforzo necessario: mancino (come nessuno degli altri centrali), forte fisicamente, bravo a difendere in campo aperto. Per Pavlovic è tempo di fare le valigie: potrebbe essere a Milano nei prossimi giorni.
Nello stesso tempo, bagagli per Thiaw: tra i due centrali sarà staffetta. Per Malick il Milan aspetta solo il rilancio Newcastle da almeno 35-40 milioni. Non saranno gli unici cambi in difesa: la settimana sarà decisiva anche per definire l’affare Emerson. Serviva un’accelerata ed è servita: il terzino potrà mettere la sua rapidità al servizio di Fonseca, l’allenatore che lo ha scelto e voluto in rossonero. Nei prossimi giorni un nuovo vertice tra Milan e Tottenham potrà portare alla definizione dell’affare. Il Milan ha tagliato il traguardo correndo alla propria velocità: l’offerta da 15 milioni finirà per essere accettata. Il lavoro sui bonus potrà portare all’incastro perfetto e definitivo.
Per l’allenatore, oltre che una richiesta specifica, è una necessità: l’infortunio di Florenzi lo ha privato di una risorsa sulle fasce. Anche in questo caso, la richiesta inglese era più alta: oltre i 20 milioni, da vero re della fascia destra. Titolare nel Tottenham di Conte, Emerson Royal si è ritrovato spesso riserva con Postecoglou, che lo ha utilizzato poco e un po’ dovunque. In totale, dal 2021 a oggi, 101 partite e 4 reti. La carriera inizia in Brasile (tra Ponte Preta e Atletico Mineiro), racconta del debutto europeo in Liga (ottime stagioni al Betis Siviglia, una breve parentesi al Barcellona) prima del trasferimento in Premier. Il “non c’è due senza tre” rossonero può essere Youssouf Fofana: perché il Milan cali il tris serve prima che il Monaco accetti la proposta rossonera. Fofana l’ha già fatto: si è promesso al Milan e sta tenendo fede all’impegno nonostante un’offerta più ricca dal West Ham. Il giocatore è atteso a Montecarlo il 10 agosto, sempre che nel frattempo i club non trovino un accordo e Fofana cambi direzione, svoltando verso Milano. Per il poker servirà altro tempo: intanto, i contatti per Samardzic proseguono…
Fonte: gazzetta.it