Error code: %{errorCode}

Calcio

Milan, si tratta per Rashford e Walker. Ma un inglese esclude l'altro

Andrea Ramazzotti
Milan, si tratta per Rashford e Walker. Ma un inglese esclude l'altroN/A
Il terzino del City arriverebbe gratis ma vuole un contratto fino al 2027. Per l’attaccante a breve contatto con lo United. Ma il regolamento sugli extracomunitari prevede che possa arrivarne soltanto uno

Un inglese rinforzerà il Milan in questo mercato di gennaio. Se sarà Marcus Rashford o Kyle Walker lo vedremo a breve. Con il Manchester United il Diavolo avrà un contatto tra oggi e domani per capire quanto può partecipare al pagamento dell’ingaggio, mentre il Manchester City è entrato nell’ordine d’idee di lasciar partire a zero il suo leader, desideroso di provare un’avventura all’estero. Per la regola sugli extracomunitari nati in Inghilterra, il club di via Aldo Rossi può tesserarne uno solo e, se fino a pochi giorni fa Rashford sembrava la priorità assoluta per rinforzare il reparto d’attacco con un vero e proprio jolly, dopo il summit di sabato notte tra la dirigenza e il tecnico Conceiçao a San Siro, c’è una riflessione in corso. E il testa a testa tra i due inglesi è vivo. 

È chiaro che i giocatori abbiano ruoli diversi, ma a essere differenti sono anche i parametri e le formule delle due operazioni. L’allenatore ex Porto, che considera la squadra già forte e che è concentrato su come farla rendere in base al suo potenziale, valuterà in questi giorni se al suo modo di giocare possa essere più utile il difensore del City o l’attaccante dello United. Nel frattempo la dirigenza cercherà di chiarire fino in fondo i parametri dei due affari che nascono dal desiderio comune ai due calciatori di lasciare Manchester.  Marcus vive ormai da separato in casa con lo United e ieri non è stato neppure convocato per la gara di FA Cup che i Red Devils hanno vinto dopo i calci di rigore sul campo dell’Arsenal. Amorim ha fatto una scelta chiara ("Giocherà ancora per lo United? Non lo so. Vedremo") e la dirigenza lo appoggia in pieno perché alcuni atteggiamenti e comportamenti del ragazzo, cresciuto nel vivaio del club, non sono piaciuti. L’entourage di Rashford in questi giorni ha raccolto gli interessamenti di varie società: tra le possibili destinazioni al momento non ci sono squadre dell’Arabia Saudita, che lo United gradirebbe perché potrebbe provare addirittura a vendere il cartellino senza darlo in prestito secco con una parte dell’ingaggio pagato. Così, inoltre, eviterebbe di veder tornare Marcus al mittente la prossima estate e non dovrebbe più preoccuparsi di pagargli fino al 2028 un ingaggio da 13,5 milioni netti a stagione.

Il Milan a Rashford piace parecchio e lo ha fatto sapere a Ibrahimovic, Furlani e Moncada. Non a caso sabato Zlatan a Sky e Dazn ha detto: "Quando ho giocato con lui a Manchester era forte forte. Secondo me può ricoprire tutti i ruoli in davanti e fa la differenza". Avere Marcus per Conceiçao vorrebbe dire poter contare su un vero e proprio jolly offensivo. Il problema è che finora l’agente e il fratello di Rashford hanno temporeggiato facendo capire di gradire il trasferimento a Milano, ma non chiudendo le porte in caso di altre soluzioni affascinanti (lo hanno cercato pure il Tottenham, il Barcellona e il Borussia Dortmund).  Walker, invece, ha messo il Diavolo in cima alla lista delle sue priorità. È stato il suo procuratore a sondare il terreno con i dirigenti rossoneri negli scorsi giorni e le condizioni da lui ipotizzate sono lo sbarco a Milanello a titolo gratuito e un contratto fino al 2027. Se il calciatore non cambierà idea e non si farà convincere da Guardiola a restare, il City lo lascerà partire a zero come segno di riconoscenza dopo una carriera incredibile con la maglia dei citizens (è stato acquistato nel 2017 per cinquantadue milioni ed è il capitano della squadra). Pure avendo trentaquattro anni e mezzo, Walker ha chiesto un contratto di due anni e mezzo, spalmando in questo periodo i nove milioni più bonus che ancora gli restano da percepire dal City (sei netti a stagione). Kyle può fare sia il centrale sia l’esterno destro. Darebbe leadership al reparto e allo spogliatoio alla luce di un’impressionante bacheca di trofei. Il suo arrivo non escluderebbe l’acquisto di un attaccante, mossa ormai inevitabile dopo la partenza di Okafor.

Fonte: gazzetta.it