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Calcio

Milan, stadio a San Donato: la Regione vota l'accordo di programma

Marco Pasotto
Milan, stadio a San Donato: la Regione vota l'accordo di programmaN/A
La Lombardia sarà, dopo FS Sistemi urbani, il secondo ente ad aderire. Il governatore Fontana: "Penso ci sia concretezza da parte del club per andare avanti, ma dovrà essere valutata anche la proposta di WeBuild"

Mentre Milan e Inter stanno esaminando il progetto di ristrutturazione di San Siro consegnato venerdì scorso da WeBuild a Palazzo Marino, come previsto prosegue l'iter burocratico per il nuovo impianto rossonero a San Donato. La settimana si apre con uno step tanto atteso quanto importante: oggi, lunedì 24 giugno, la giunta della Regione Lombardia voterà l'accordo di programma presentato dal Comune dell'hinterland milanese. "La Regione ha il ruolo di essere promotore dell'accordo di programma che va portato avanti nel rispetto di quelle che sono le regole ordinarie. Questo non incide sulle scelte che il Milan dovrà fare. Penso che ci sia concretezza da parte del Milan per andare avanti", ha spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana a margine dell'evento Salute Direzione Nord a Palazzo Lombardia.

Poi ha precisato: "La determinazione di portare avanti l'accordo di programma c'è. Credo però che il Milan ora dovrà valutare anche la proposta di WeBuild sulla ristrutturazione di San Siro ma sono scelte che non riguardano la Regione, che deve attenersi ai suoi obblighi di carattere amministrativo". Il 19 aprile San Donato aveva inviato formalmente la richiesta di adesione all'accordo di programma a Regione Lombardia, Città Metropolitana, Gruppo FS Italiane, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e Sportlifecity. L'obiettivo di questo iter è arrivare a una ipotesi di realizzazione dell’impianto sportivo superando i nodi critici. Nei giorni scorsi era arrivata la prima adesione fra gli enti potenzialmente coinvolti, quella di FS Sistemi urbani, la società capofila del Polo Urbano di Ferrovie. Ora tocca alla Regione, in attesa che la lista si allunghi. E, ovviamente, in attesa dei riscontri alla proposta di WeBuild.

Fonte: Gazzetta.it