Error code: %{errorCode}

Calcio

Milan ultimo in Champions? Ecco perché non è un dramma (e due regole che forse non conoscete)

Luca Bianchin
Milan ultimo in Champions? Ecco perché non è un dramma (e due regole che forse non conoscete)N/A
Fonseca dopo due partite è a zero punti, ma entrare nelle prime 24 resta ampiamente alla portata: è probabile sarà ai playoff. Effetto del nuovo format, con uno strano sorteggio nell'ultimo giorno di gennaio

Il Milan ha zero punti in classifica ed è ultimo in classifica in Europa, la sua casa dal 1963. A vederlo laggiù, fa impressione. Sì, ma quanto è in pericolo? Quanto rischia? Fonseca ha parlato soddisfatto per la prestazione di Leverkusen: “È stata la partita che mi è piaciuta di più da quando alleno il Milan”. E ai giocatori, in spogliatoio, ha ribadito il concetto: ha detto di sentirsi sulla buona strada, di aver apprezzato il coraggio dell’ultima mezz’ora. Il Milan ha problemi, è chiaro, deve migliorare, ma quella classifica di sicuro va guardata con la calcolatrice in mano. Il regolamento della Champions prevede che tutte le 36 squadre giochino otto partite, ognuna contro avversarie diverse, per arrivare a una classifica modello campionato. Le prime otto vanno direttamente agli ottavi, le squadre dalla posizione 9 alla posizione 24 si incrociano in un playoff. Previsioni con computer e buon senso: per arrivare nelle otto serviranno almeno 15 punti, forse 16; per qualificarsi al playoff (in pratica ai sedicesimi) è probabile ne servano 9. La logica dice che probabilmente il Milan sarà tra le 16 squadre che giocheranno i playoff. Tra ottobre e gennaio è atteso da cinque partite certo non complicate (in casa contro Bruges, Stella Rossa e Girona; in trasferta con Slovan Bratislava e Dinamo Zagabria) e una che sembra l’Everest (Real Madrid-Milan). Non arrivare a 9 punti sarebbe molto sorprendente. Entrare nelle prime otto della classifica, anche. Sì, ma come funzionano i playoff? Chi incontra chi? La foto qui sopra spiega tutto (ma serve zoomare un po'...). Intanto, giusto dire che si giocherà in due partite: andata 11 o 12 febbraio, ritorno 18 o 19 febbraio. E che ci sarà un sorteggio, importante e insolito, previsto per il 31 gennaio. Si formeranno coppie di squadre: nona e decima, undicesima e dodicesima, tredicesima e quattordicesima… e così via, fino al 24esimo posto. La nona e la decima incontreranno la 23esima e la 24esima, con abbinamenti decisi dal sorteggio. Un esempio per capire: chi arriva nono, può trovare la 23esima o la 24esima della classifica, e saranno le palline da estrarre a decidere. Qualcuno quindi, nel sorteggio tra due squadre, sarà a un bivio: potrà trovare un’avversaria forte o una teoricamente molto più debole (ci saranno sicuramente big o squadre forti in posizioni inattese). Altro concetto inedito: arrivare dodicesimo non sarà necessariamente meglio che chiudere ventesimo. La Uefa dopo il playoff, nel sorteggio degli ottavi, compilerà un tabellone tennistico, in cui saranno inserite le prime otto della classifica, le migliori della prima fase. Anche qui ci sarà un sorteggio a coppie e solo a quel punto si capirà chi avrà una strada semplice verso Monaco di Baviera. A inizio ottobre, per una volta, ci si può permettere di non fare drammi.

Fonte: Gazzetta.it