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Calcio

Mister 50 milioni: Bologna apre l'asta, Arsenal e Chelsea pronte alla follia per Calafiori

Matteo Dalla Vite
Mister 50 milioni: Bologna apre l'asta, Arsenal e Chelsea pronte alla follia per CalafioriN/A
Sono in arrivo le mega offerte dalla Premier. Il club darà il 50% della rivendita al Basilea

Ventidue anni appena compiuti, un’esposizione europea nata dalle prestazioni con la Nazionale (poche ma buonissime), giocatore duttile e propositivo che nonostante la giovane età mostra la personalità di un trentenne, un campionato col Bologna che lo ha lanciato sul mercato oltre che in Champions League. Tradotto: se Arsenal o Chelsea toccano quota 50 milioni (e la toccheranno questa mattina) per il Bologna e a lui, lui Riccardo Calafiori, offrono un contratto di cinque anni a circa 4 milioni di euro, beh, come fai a bloccare tutto? Quell’offerta, a ieri, non era ancora arrivata: il resto sarà storia di oggi, anche se tutto lascia pensare che il tragitto Bologna-Londra sia un “volo” col check-in già fatto. Più Arsenal di Chelsea, però.  Il Bologna aveva parlato col giocatore subito dopo l’eliminazione dell’Italia. Anche Italiano ha chiacchierato con Riccardo. Ma la Premier, ora, ha argomenti che difficilmente sono controbattibili. A gennaio ci aveva provato il Tottenham: porte chiuse. Ora ci riproverà, ma di Riccardo Calafiori si sono calcisticamente innamorati Arteta per l’Arsenal e Maresca per il Chelsea.

Non solo: anche Luis Enrique per il PSG ha provato a far sondare dai propri dirigenti, e così (lievemente) Ancelotti per il Real anche perché l’Atletico Madrid aveva cominciato a ragionare sul giocatore. Da nord-ovest dell’Europa, insomma, è arrivato quasi tutto. Perché tutti sono pazzi per Riccardo Calafiori dopo averlo scoperto - a Bologna hanno capito tutto lungo un campionato di 10 mesi - a Euro 2024. Morale: al 99,9% il Bologna perderà Joshua Zirkzee e a questo punto anche la percentuale di addio di Calafiori diventa alta, molto alta.   Riccardo è stato pagato 4 milioni di euro un’estate fa. Un’estate dopo, oggi, il no alla Juventus è stato secco e declinato in varie lingue («Non credo andrà in bianconero» ha detto elegantemente il dt Sartori al Gran Galà di Rimini) e l’idea di poterlo blindare variegato: il Bologna ha cercato di allungare il contratto di un anno con aumento sensibile dell’ingaggio (vicino ai 2 milioni di euro, se non poco oltre) facendo anche leva sull’affetto che ha creato in città e che lui stesso, Calafiori, ha provato e prova per la città.

A fine stagione, prima di andare in Nazionale, Riccardo aveva scritto un post che suonava già come un addio: "Come si fa a spiegare le sensazioni che si provano quando si è fatta la storia di una società, dei loro tifosi e di una città intera? – scriveva il difensore rossoblu il 14 maggio scorso –? La risposta è che non si può spiegare a parole un qualcosa del genere. Quello che mi sento di dire è solamente grazie a tutti coloro che hanno partecipato e hanno creato questa atmosfera bellissima (...). Vi voglio bene grazie ancora". Sembrava un grazie e basta. Era un grazie e poi si vedrà.   In pochi mesi, giocando da campione, Calafiori ha toccato quota 50 milioni: perché inizialmente il Bologna ha pensato di considerare una cessione fra i 40 e i 50. Oggi no. Il dt Sartori sa bene cosa successe all’Atalanta: vendette giocatori reputati fondamentali e bene, senza per questo depauperare la Dea che negli anni è cresciuta ancora. Stesso modello. Stesso percorso da fare.

Così, però, oggi il Bologna cerca di monetizzare il più possibile non solo perché Calafiori li vale ma perché esiste il 50% sulla rivendita che il Basilea ha inserito nel momento in cui ha ceduto il ragazzo per quei 4 milioni di euro. Motta ne vide un centrale difensivo futuro: e così è stato. Adesso il Bologna attenderà la forza della proposta: vorrebbe tenerlo ed è vero che ha comunicato all’agente che non avrebbe voluto muoverlo. Ma quando arrivano i “carichi” inglesi, e il fascino della Premier, per un ragazzo in ascesa è dura resistere. Per tutti. Il totale per il Bologna sarà quindi - al netto di quei 4 milioni spesi - circa 21/22 milioni di euro.  Pongracic e Balerdi Ecco: la sostanza è che quei milioni che entreranno - salvo clamorosi dietrofront - saranno investiti subito. La priorità del club è un attaccante (da Ioannidis a Mikautadze a Yaremchuk) ma è chiaro che la partenza di Calafiori dovrebbe far uscire dal mercato Lucumi. Un centrale difensivo, però, servirà: da Balerdi (Marsiglia) a Bijol (Udinese) ma soprattutto a Pongracic (Lecce) i profili per il “dopo” Calafiori hanno un identikit ben preciso. Il tutto considerando che ieri Juan Miranda è stato ufficializzato, lui terzino sinistro che sa fare anche il centrale. Alla Calafiori? Calma...

Fonte: Gazzetta.it