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Calcio

Mistero Arthur, unico fuori rosa: il piano della Juve per gennaio

Matteo Nava
Mistero Arthur, unico fuori rosa: il piano della Juve per gennaioN/A
Acquistato dal Barcellona per 72 milioni, ne guadagna 5 annui, e continua la preparazione tra Vinovo e la Continassa. Nel frattempo il dt Giuntoli mira al prestito

È tesserato per la Juventus, è inserito nella lista della Champions League, ma del campo non ha visto nemmeno l’ombra. O meglio, Arthur Melo quello da allenamento lo vive quotidianamente tra lo Juventus Training Center della Continassa e il centro sportivo di Vinovo, ma l’Allianz Stadium sembra un lontano ricordo in tutti i sensi: lontano perché la sua ultima apparizione risale allo scorso 7 aprile da avversario, in panchina nella Fiorentina di Vincenzo Italiano, e lontano anche perché l’orizzonte del brasiliano non prevede un nuovo passaggio nella casa bianconera, non sotto la guida di Thiago Motta. In questa stagione Arthur segue un lavoro personalizzato nelle strutture del club ed è seguito dallo staff bianconero, ma è a tutti gli effetti fuori rosa. Non è mai stato considerato davvero parte del progetto Motta e all’inizio del pre-campionato è stato inserito nel gruppo di calciatori di fatto non desiderati alla Juventus. Weston McKennie è stato poi reintegrato, mentre tutti gli altri - eccetto lui - hanno lasciato Torino alla ricerca di nuove sfide, in prestito o a titolo definitivo.

Per il brasiliano non è stata invece trovata una destinazione e quindi la sua vita da separato in casa proseguirà almeno fino al nuovo anno. Nella sessione invernale di calciomercato il direttore tecnico Cristiano Giuntoli ha infatti intenzione di cedere il centrocampista, trovando una soluzione al rebus che farebbe felici tutti. L’ex Barcellona desidera logicamente tornare a giocare davvero, mentre la società si alleggerirebbe di un contratto piuttosto pesante: nel 2023 il suo contratto è stato prolungato spalmando i due anni di ingaggio rimanenti - da 8 milioni di euro - in un triennale da circa 5 netti a stagione che scadrà il 30 giugno 2026. Finalizzare un trasferimento in prestito, quindi, permetterebbe un risparmio di almeno 2 milioni, più relative tasse. Lo status di “fuori rosa” di Arthur è noto a tutti, quindi man mano che si avvicina il 2025 il mercato svelerà quali sono le ipotesi più concrete: due anni fa fu il Liverpool, per un’annata in cui di fatto non venne mai utilizzato, lo scorso anno è invece toccato alla Fiorentina per una stagione che al contrario ha dimostrato quanto Arthur possa ancora essere utile in un club di livello.

Il problema, per tutti, è che costa troppo: il prolungamento di contratto del 2023 fu stilato proprio per permettere il prestito oneroso (2 milioni più altri 2 di bonus) alla Viola, accordato con un diritto di riscatto a 20 milioni e un pagamento parziale dello stipendio. Le formule non mancano. E pensare che nel 2020 lo status di Arthur era ben diverso, forte di piedi educatissimi e un pedigree da potenziale fuoriclasse. Il suo acquisto è però anche simbolo di una realtà che non esiste più: i 72 milioni di euro più 10 di bonus spesi per il cartellino (nonostante Miralem Pjanic come contropartita da 60 milioni più 5 di bonus) e gli 8 più 2 di ingaggio accordati con il calciatore “stonano” con una proprietà e una dirigenza che ora stanno mirando a stipendi sostenibili e prospetti “futuribili”. Che sia un campionato top, la Turchia o il Brasile, per Arthur si avvicina il momento di abbandonare questa dimensione e ricominciare di nuovo da zero.

Fonte: Gazzetta.it