Si era preso qualche ora per riflettere prima di pronunciarsi in maniera definitiva. Henrikh Mkhitaryan ora ha deciso e non torna più indietro: non rinnoverà il contratto con la Roma, perché alle porte c'è una nuova esperienza che lo stimola e non poco. L'armeno è pronto a legarsi all'Inter per i prossimi due anni, per ritrovare l'adrenalina dell'alta classifica e l'emozione di giocare in Champions League. Gli obiettivi hanno avuto un peso fondamentale nella sua decisione. Mourinho ha provato inutilmente a fargli cambiare idea, Simone Inzaghi ora lo attende e sa bene che tipo di soluzioni può garantirgli.
Presto le visite mediche, poi la firma sul contratto a certificare un'intesa di fatto già raggiunta. Sarà il secondo acquisto a parametro zero per i nerazzurri dopo Onana in una sessione non ancora iniziata ufficialmente. Marotta e Ausilio sono stati chiari a più riprese: in tempi economicamente delicati è necessario cogliere le opportunità che il mercato può presentare. L'ex United e Arsenal è indubbiamente una di queste e l'Inter si è fatta trovare pronta. Il fiuto della dirigenza dell'Inter ha permesso al club di Zhang di insinuarsi tra il calciatore e i giallorossi, convincendolo a cambiare aria.
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Tentativo in extremis di Mourinho
La Roma perde un elemento importantissimo. Leader tecnico, ma anche carismatico all'interno dello spogliatoio grazie alla sua grande esperienza. Non è più un giovanotto, ma a 33 anni Mkhitaryan è convinto (e i fatti lo dimostrano) di poter dare ancora tanto in Serie A. Mourinho ce l'ha messa tutta per convincerlo a restare, non è bastato. E non è questione di soldi: Tiago Pinto negli ultimi giorni aveva anche ritoccato l'offerta per il rinnovo, tendendo ancor di più la mano verso il calciatore e le sue richieste.
Tentativo assolutamente apprezzato, ma a fare la differenza è stato qualcosa che nella capitale non avrebbero in alcun modo potuto mettere sul piatto, almeno non adesso: la possibilità di giocare in Champions League. Così l'armeno lascia con grande riconoscenza il club che in qualche modo lo ha rigenerato e gli ha permesso di ritrovare continuità. Deve tanto ai giallorossi e se l'Inter è arrivata a pensare a lui per rinforzare la mediana è proprio per il rendimento avuto nella sua ultima esperienza.
Cosa aspettarsi da Mkhitaryan all'Inter
Simone Inzaghi attende Mkhitaryan con soddisfazione. In un mercato all'insegna del rigore economico, bisognerà far leva sull'efficacia di intuizioni come questa. Quelle dell'armeno porterebbero imprevedibilità alla manovra nerazzurra, fosforo nei momenti di appannamento e soluzioni in fase offensiva per nulla banali. Numericamente andrebbe a colmare il vuoto lasciato dall'addio di Vecino (in attesa anche di quello di Vidal), andato via a parametro zero al termine della stagione.
Non sarà un punto fermo nello scacchiere, ma l'Inter potrebbe portare a casa un elemento in grado di non far rimpiangere i titolari. In particolar modo Calhanoglu, che per caratteristiche è quello che meglio andrebbe a sostituire.
Ma non è tutto. L'attacco nerazzurro subirà inevitabilmente una trasformazione che solo nelle prossime settimane potremo capire quanto sarà profonda. Mkhitaryan però all'occorrenza sarebbe quel jolly offensivo che è mancato nel corso dell'ultima stagione. Potrebbe quindi giocare anche qualche metro più avanti, perché lo ha già fatto in carriera e potrebbe ripetersi in caso di necessità. Senza contare la possibilità di giocare dietro la punta nel caso in cui Inzaghi ritenesse opportuno cambiare modulo. Tre in uno, quindi: più risparmio di così...