L'Adana Demirspor è in testa al campionato turco, dove allenano tecnici italiani come Andrea Pirlo e Francesco Farioli, e a guardare tutti dall'alto c'è Vincenzo Montella: "E' una situazione inaspettata e dobbiamo fare in modo di continuare così bene, ci meritiamo questo risultato".
Il campionato turco
"Questo è un torneo molto competitivo - ha raccontato Montella a Supertele su DAZN -, più dell'anno scorso perché tante società hanno investito tantissimo. A livello di squadra si gioca spesso uomo contro uomo e poco di reparto, per quello è fondamentale lavorare sulla compattezza di squadra".
Balotelli
"Ci siamo chiariti e abbiamo avuto un bellissimo rapporto con Balotelli, macchiato da quel brutto episodio a fine partita. Ci sentiamo ancora e ci siamo lasciati così come ci eravamo ritrovati".
Il nuovo Montella
"Ogni calciatore è sempre diverso, ma io da anni mi rivedo in Dybala anche se lui gioca più lontano dalla porta, mi rivedo nei suoi movimenti. Altrimenti Raspadori come attaccante atipico anche se con caratteristiche diverse dalle mie. Sa giocare per la squadra ma anche fare gol sporchi".
L'impatto di Dybala alla Roma: "Mi aspettavo che iniziasse bene perché è motivato ed è un fuoriclasse che fa la differenza. Sono contento per lui e per la Roma".
Mourinho alla Roma
"La Roma è cambiata già prima della Conference League vinta. Quest'anno percepisco l'entusiasmo che c'era nel 2000, si percepisce l'aria magica e in questo è stato bravo anche José Mourinho".
Spalletti e il Napoli
"Spalletti fa sempre giocare bene le proprie squadre, è un grande allenatore che sa fare le cose per bene. Poi hanno fatto gli acquisti che servivano, mirati e per il momento tutti azzeccati sostituendo campioni di lunga data. Non era semplice non sbagliare acquisti di questo calibro".
Il futuro
"Sono italiano e mi sto godendo l'avventura in Turchia. Sono felice di vivere questa sfida con me stesso, ma tornerò. Un giorno vorrei allenare l'Empoli perché ho iniziato da lì".
Il problema attaccanti
Montella è stato uno degli attaccanti che ora in Italia si fa fatica a trovare: "Era un'altra generazione la mia, si giocava di più per strada e si aveva il pallone tra i piedi per ore e ore. I ragazzi ora lo fanno molto meno perché le distrazioni non mancano".
Milan
Il Milan rispetto al periodo con Montella in panchina è cambiato molto: "Sono riusciti a compattare l'ambiente. La proprietà con Maldini sono stati eccezionali a creare quell'armonia necessaria a fare delle imprese".