Il ritorno in Champions League settecento giorni dopo. La Juventus è stata un anno senza la Coppa più importante e si prepara al debutto con il Psv. Allenatore nuovo, pure lui all’esordio in questa competizione (che però ha vinto due volte da giocatore) e una squadra molto rinnovata, con dieci uomini alla prima assoluta. “C’è grande orgoglio nell’iniziare questa competizione, in più in casa. Non vedo l’ora e sono sicuro che sarà una bella partita. Con il mio gruppo abbiamo iniziato un percorso da tempo per vivere queste emozioni. Proviamo orgoglio e felicità per avere questa opportunità”. La Champions arriva subito dopo il pari con l’Empoli in campionato: “Abbiamo fatto una buona prestazione ma non abbiamo avuto il risultato che volevamo. Empoli è il passato, in Europa vogliamo arrivare più in alto possibile”. Quando gli chiedono che Juve vorrebbe vedere domani per un attimo sembra di sentir parlare Massimiliano Allegri: “Il calcio è semplice, sono undici che attaccano e undici che difendono. Vorrei vedere una squadra completa, la strada è giusta, l’atteggiamento è giusto e domani abbiamo una bellissima opportunità di fare una grande prestazione. Lo vogliamo anche per i tifosi che ci spingono tanto. Nel calcio conta tutto, l’entusiasmo, l’esperienza e la voglia. Contano tante cose che fanno che una squadra stia bene o meno”. Quanto al nuovo formato, Motta spiega che “quello di prima mi piaceva tantissimo, ma anche questo. È un lavoro diverso perché affronti più squadre diverse, però è ancora più bello e stimolante. Non credo che incida sul campionato, noi pensiamo solo alla partita di domani. Sui punti che servono per arrivare primi è stato fatto uno studio, si parla di 23 per la qualificazione diretta. Noi però giochiamo senza conti, avremo tempo per pensare a questo”. Il Psv è in terza fascia ma sta dominando nel campionato olandese e arriva da 5 vittorie di fila: “È importante avere rispetto per tutte le avversarie, dobbiamo pensare a noi ed essere concentrati. Al Psv non bisogna lasciare la palla, hanno giocatori di qualità per giocare tra le linee. Dobbiamo capire quando mantenere il possesso e quando andare a giocare nella metà campo avversaria. Conta iniziare bene per fare il risultato. Dobbiamo essere squadra quando difendiamo e dobbiamo andare insieme a fare la pressione. Cambia poco per noi anche se cambia la qualità dell’avversario, dobbiamo dare continuità alle cose che abbiamo fatto bene finora”. Per Koopmeiners, olandese, sarà una partita speciale: “Da Koop ci aspettiamo quello che ci aspettiamo dagli altri se giocherà sono convinto che darà il massimo, ha fatto un grande sforzo per arrivare alla Juve abbiamo solo giocatori forti che possono fare grandi cose. Non sembra che Koop non si sia allenato per un mese, sta molto bene e si è inserito fin da subito, ho visto grande disponibilità. Affrontiamo una squadra offensiva con grande energia. Non credo che sia una pressione particolare, quella della Juve è una maglia importantissima nel calcio e noi ci portiamo dietro questa storia in modo molto positivo”. Infine Vlahovic, che Motta difende a spada tratta: “Vlahovic sta vivendo bene questo momento, è importante accettare le critiche e le cose come stanno. Continuerà a fare gol, ne sono sicuro. Se non abbiamo ancora preso gol è anche colpa sua. Se non lo abbiamo fatto non è solo colpa sua”. Accanto a Motta c’è Manuel Locatelli, una delle note più liete di questo inizio di stagione: “L’anno scorso ci è mancata la Champions, sentire quella musichetta è speciale. Siamo cambiati, sono uno dei giocatori che è qui da più tempo, devo dare l’esempio, siamo un gruppo giovane che ha voglia di fare. Abbiamo preso dei centrocampisti forti, sono giocatori con tanta qualità ed esperienza. Mi trovo bene con Motta con l’occupazione degli spazi, cerchiamo di dominare la partita, la stagione è appena iniziata dobbiamo solo focalizzarci sul lavoro quotidiano. La nazionale è un mio obiettivo ma sono focalizzato sul club. L’anno scorso è stato un anno difficile e dal primo giorno mi sono focalizzato sul lavoro per migliorarmi. Il pari di Empoli non è il risultato che volevamo, c’è anche un po’ di rabbia ma è un capitolo chiuso. La paura non deve esistere quando uno gioca a calcio la Champions chiede maturità ma giocarla è il sogno di tutti”.
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Motta carica la Juve: "La Champions è un orgoglio, dobbiamo fare una grande partita"
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