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Calcio

Motta lo lascia fuori, lui entra e salva la Juve: Yildiz, una doppietta per entrare nella storia

Fabio Russo
Motta lo lascia fuori, lui entra e salva la Juve: Yildiz, una doppietta per entrare nella storiaN/A
La doppietta di San Siro lo incorona, a 19 anni e 176 giorni, come il più giovane a segnare almeno due gol in Inter-Juve: "No, non è stato facile partire dalla panchina"

Kenan Yildiz l’aveva detto. “Sogno gol e esultanza alla Del Piero”, era il titolo della sua intervista alla Gazzetta alla vigilia del derby d’Italia. E alla fine gli è andata anche nettamente meglio di quello che si era immaginato, con una doppietta che l’ha fatto entrare nella storia. E se forse l’inizio dalla panchina non era proprio la cosa migliore che potesse aspettarsi (“non è stato facile, ma sono molto felice”, ha ammesso a Sky a caldo), i due gol con cui ha regalato il preziosissimo pareggio ai bianconeri e che lo incoronano, a 19 anni e 176 giorni, come il più giovane giocatore a segnare almeno due reti in una singola sfida tra Inter e Juventus nella storia della Serie A, sono stati il modo migliore per confermare di meritare quella 10 che porta sulle spalle e che è stata del suo idolo.

Proprio nello stadio dove quell’esultanza iconica era nata 18 anni fa. D’altronde, sembrava evidente che gli bastasse soltanto di ritrovare la scintilla perché, dando uno sguardo ai numeri dei suoi pari ruolo in Europa, escluso l'inarrivabile Vinicius, i dati di questo inizio di stagione già lo ponevano al livello degli esterni sinistri top. Da Leao a Xavi Simons, da Doku a Bynoe-Gittens. Con il dettaglio, non da poco, di essere il più giovane di tutti e, quindi, quello con i maggiori margini di crescita. Quella scintilla è scoccata al 61’ della partita più importante di questo inizio stagione. Kenan entra con i suoi compagni sotto di due gol nella sfida per designare l’anti-Napoli e forse anche questa situazione gli toglie un po’ di quel peso che sembrava sentire nelle ultime settimane e che impediva al talento purissimo del suo sinistro di manifestarsi. E che, invece, sul prato di San Siro, esplode in tutta la sua bellezza, prima con un diagonale precisissimo che passa tra le gambe di Bisseck e Dumfries e si infila nell’angolo opposto della porta di Sommer, e poi, dopo un controllo delizioso col destro in seguito a una spizzata debole del nerazzurro tedesco, con un tiro che piega le mani al numero uno interista. Nemmeno il suo idolo e predecessore, in 31 tentativi tra campionato, Supercoppa italiana e Coppa Italia, era mai riuscito a segnare una doppietta all’Inter. Yildiz c’è riuscito in 21 minuti, diventando pure il primo subentrato nell’era dei tre punti a segnare due gol in un derby d’Italia. “Ha avuto un guizzo”, lo incensa Alex Del Piero dagli studi di Sky. "Nel calcio tutto può cambiare”, si limita a dire il numero 10 turco. Bastava, appunto, una scintilla. Anche per mostrare di nuovo la linguaccia. E riscrivere la storia 18 anni dopo. 

Fonte: gazzetta.it