José Mourinho perde la sua prima finale europea, ma esce dal campo orgoglioso della sua squadra, seppur arrabbiato con l'arbitro Taylor per l'operato del fischietto inglese, come detto ai microfoni di DAZN dopo Siviglia-Roma di Europa League.
L'applauso alla fine per la squadra
"Ho parlato ai giocatori dopo la partita e con loro sono sempre onesto: ho vinto 5 finali europee prima di questa e non vado a casa meno orgoglioso rispetto alle altre finali. Sono orgoglioso dei ragazzi. Usciamo morti, stanchi, anche io. Psicologicamente è stata una finale durissima da giocare, abbiamo giocato quasi 150 minuti perché il recupero è stato pazzesco. Siamo abituati all'influenza degli arbitri nelle nostre partite, ma in questa non me l'aspettavo".
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L'arbitraggio di Taylor
"Io non soddisfatto? Basta guardare la bocca di Ibanez e capisci tutto, Lamela che doveva essere espulso e invece tira il rigore. Basta vedere che la squadra che ha giocato di più e meglio nel primo tempo era la squadra che è arrivata con tre gialli all'intervallo e loro senza. Pellegrini cade in area e viene ammonito, Ocampos simula un rigore che il Var toglie e non lo ammonisci. Per me un arbitro di questo livello...è pazzesco, perché lui è bravo".
Ricominciare
"Ho voglia di andare a casa, di giocare domenica. Purtroppo non sarò in campo, ho un record di espulsioni in Italia neanche fossi un criminale. Voglio riposarmi".
Il futuro
"I presupposti per restare alla Roma? Fino a lunedì ci sono, sicuramente".