José Mourinho ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria della Conference League contro il Feyenoord:
Le parole di Mourinho
"Ieri avevo detto che vincere era molto difficile. Bisogna avere tanti ingredienti per farlo e la nostra squadra ha fatto 55 partite. Rui Patricio 54 partite, anche se è un portiere, altri ne hanno fatte più di 45, chi più di 40. Siamo arrivati stremati alla finale di oggi, stanchi mentalmente e fisicamente. Dal punto di vista psicologico, però, abbiamo lavorato tanto per nascondere la stanchezza fisica. Per combattere questa devi avere delle caratteristiche di un gruppo fantastico che fa emozionare.
Quando abbiamo giocato col Sassuolo mi hanno offerto una cena e io gli dissi che al 100% sarebbe finita in maniera speciale questa stagione. Nel secondo tempo abbiamo avuto difficoltà, ma non solo fisicamente, perché il Feyenoord ha interpretato bene la partita. Faccio i complimenti anche a loro per il percorso che hanno fatto e per il prestigio che hanno dato a questa competizione nuova. Con tutto il rispetto per le squadre che hanno giocato l'Europa League, le semifinali della Conference erano migliori.
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Questa squadra non è fatta per arrivare in Champions, non avevamo una rosa così forte e lunga. Abbiamo fatto il nostro lavoro, siamo in Europa League, e abbiamo scritto la storia vincendo la finale. Giocarla senza vincerla non è storia. Ogni volta che ho perso la finale ho avuto sempre la stessa sensazione: "Che ci faccio qua?".
Un peccato che ora vanno tutti in nazionale, perché questi ragazzi meritavano di andare subito in spiaggia.
Vincere oggi con la Roma fa la gioia di un popolo. Questo ha un significato speciale".
Successivamente la conferenza stampa è stata interrotta dall'invasione dei giocatori della Roma.
L'allenatore ha poi aggiunto qualcosa ai nostri microfoni:
Mourinho a DAZN
"Gli ultimi giorni sono stati difficili. Abbiamo fatto un po' di lavoro tattico di nascosto. Siamo arrivati qui come la famiglia che siamo, che è riuscita anche oggi a passare le difficoltà e a sopravvivere. Secondo tempo difficile, ora andiamo a Roma e ci godiamo la gioia dei nostri tifosi. Abbiamo fatto la storia. Poi toccherà pensare alla prossima stagione, definendo la strada giusta. Due gavettoni di champagne, mi hanno bagnato il telefono, l'orologio.
L'ultima vittoria è sempre quella più importante, poi la prossima e l'altra ancora. Questa è molto molto bella per le condizioni che ho trovato all'inizio. Siete campioni d'Europa con l'Italia, siete riusciti ad arrivare in molte finali europee con la Juve ad esempio. Non vincere per dieci anni in Europa è troppo per l'Italia, magari l'anno prossimo qualcuna vincerà la Champions, noi l'Europa League e la Fiorentina la Conference.
Al 100% rimarrò qui. La mia felicità si fa battendo per cose importanti. La società è sempre onesta con me, il direttore è un mio amico, a Trigoria mi sento a casa, così come coi miei giocatori. E con questi tifosi spettacolari poi, li ringrazio.