Un domani, chissà. Oggi sembra difficile. In particolare, se si parlasse addirittura di un doppio incarico.
Sorprese permettendo, José Mourinho andrà avanti con la Roma, mettendo in stand-by la possibilità di ricoprire - da subito - il ruolo da c.t. per la prima volta in carriera. In questo caso, del suo Portogallo che sta pensando a lui per la successione di Fernando Santos (l’alternativa sarebbe Rui Jorge, attuale tecnico dell’Under-21).
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Non è un mistero che la Federazione stia facendo un tentativo decisamente convinto per strapparlo alla Capitale, pur sapendo degli ostacoli a vari livelli: le difficoltà economiche sono oggettive, in giallorosso lo Special One guadagna quasi 8 milioni di euro netti a stagione (contratto valido fino al 30 giugno 2024), altrettanto lo sono quelle tecniche e pratiche.
Perché il doppio incarico, eventualità abbastanza rara nel calcio moderno, quasi certamente non verrebbe preso in considerazione dai Friedkin: di certo dalla Federação Portuguesa de Futebol, che pur di arrivare a José sta pensando anche a una soluzione di questo tipo.
Quindi, allo stato attuale, cosa potrebbe accadere? Difficile pensare a un ribaltone immediato (inoltre, la Roma chiederebbe quantomeno un indennizzo). In estate, invece, si vedrà.
Ambizione e Obiettivi
Al momento, Mourinho appare intenzionato a continuare con la Roma: il popolo giallorosso lo ama, il feeling con la società rimane (il recente caso-Karsdorp lo conferma, la dirigenza ha preso da subito le sue parti) e solo una netta differenza di ambizioni ed obiettivi a lungo termine potrebbe cambiare gli scenari.
In poche parole: Mou non avrebbe problemi a restare, tuttavia alzando sempre di più l’asticella (nell’ultimo mercato, con l’arrivo di Dybala, in questo senso la proprietà mandò un messaggio importante).
Se poi questa sua volontà non dovesse coincidere con quella della famiglia Friedkin, ecco che allora una separazione non sarebbe da escludere.
Magari nell’estate 2023. Scenario, come detto, oggi comunque lontano nelle tempistiche: la squadra è in corsa per tre obiettivi, due dei quali porterebbero alla qualificazione diretta in Champions (la vittoria dell’Europa League e la chiusura tra le prime quattro in campionato).
Tutto è ancora in gioco. E JM non pensa ad altro che a conquistare il secondo titolo con la Roma.
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Quella "musichetta"
Durante i giorni di ritiro portoghesi ad Albufeira, il tecnico non ha rilasciato dichiarazioni, nonostante la presenza di tantissimi giornalisti connazionali.
I contatti con la Federazione ci sono stati e ci saranno, parlare pubblicamente in queste settimane sarebbe stato inutile, correndo il rischio di alimentare le voci già insistenti sul proprio futuro.
Ora Mourinho si godrà qualche giorno di relax in famiglia, con la quale passerà il Natale nella sua Setubal.
Poi, dal pomeriggio del 26 dicembre, tutti a Trigoria per preparare la ripresa della Serie A. Campionato dal quale, giocoforza, dipenderà molto delle ambizioni e prospettive giallorosse: Champions League o meno, fa tutta la differenza del mondo.
Lo sanno i tifosi, lo sanno soprattutto i Friedkin che con quella “musichetta” da ascoltare il martedì o il mercoledì avrebbero più argomenti - economici, quindi legati al mercato – da sottoporre a Mourinho per respingere definitivamente il pressing della Nazionale portoghese.