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UEFA Europa League

Mourinho nasconde la Roma: "Il Feyenoord è la più forte d’Olanda, noi non lo siamo in Italia"

Redazione La Gazzetta dello Sport
Mourinho nasconde la Roma: "Il Feyenoord è la più forte d’Olanda, noi non lo siamo in Italia"DAZN

La grinta pare quella dei giorni di battaglia. Così José Mourinho entra nel ventre dello stadio del Feyenoord per raccontare el sue verità, partendo dal rinnovo di Smalling, cardine di una difesa che domani sarà sotto pressione. 

“Se è vero, sarà ottimo per Smalling e per la Roma - dice il portoghese -. Chris è felice, ha trovato un posto e una consistenza che gli mancava da tempo, e per la Roma è ottimo per il rendimento che ha avuto negli ultimi due anni. Un matrimonio perfetto”. E a chi gli chiede se questo può aiutare la sua permanenza, risponde chiaro: “Io sono io, Smalling è Smalling”.

Le parole di Mourinho

In effetti, è il presente che adesso è al centro dei suoi pensieri.

“Domani c’è il primo tempo, al prossima settimana il secondo. Il Feyenoord è la squadra più forte del torneo olandese, sarà campione fra qualche settimana. Significa che sa segnare più di tutte le altre. Noi, invece, non siamo la squadra più forte d’Italia e di Europa League, anche se la possiamo vincere. Noi giochiamo con quello che abbiamo, cioè l’equilibrio. I cambi automatici non è il nostro modo di fare. Dipende dal feeling, la gestione la facciamo noi come squadra più che io come allenatore. Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. Quelli in panchina sono preparati ugualmente per giocare, anche dal punto di vista tattico. Tutti sono pronti per giocare.

Durante la partita cerchiamo di analizzare e inoltre dobbiamo avere fiducia nelle sensazioni dei giocatori. A Torino solo dal modo in cui Dybala mi ha guardato ho capito subito che sarebbe stato il miglior momento per cambiarlo”. In ogni caso, lo Special One tende una mano a Pellegrini, che sta attraversando un momento non facile. “Lorenzo è capitano e lo rimane, continua a essere un giocatore importante. Se l’anno scorso ha fatto più gol è stato più decisivo, magari il meglio sta arrivando”. 

Non trascura neppure una carezza a Belotti e Abraham. “Stanno benissimo. Sono diventati papà e sono felici. Magari, come a Torino, domani non giocheranno dall’inizio, o magari giocheranno entrambi: Io sono le stesso felice di averli”. Una cosa è certa: il passato per lui non conta nulla. “Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l’unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa della Conference appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop”.

E ancora: “La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l’avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l’imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un’ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche verticalizzare. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. Insomma, è un’ottima squadra”. 

PASSATO RECENTE

“Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però il Feyenoord è forte - dice Mourinho -. E visto che tra 2-3 settimane vincerà il campionato, ha anche una motivazione extra”. Titoli di coda sui tifosi. “Ho perduto contro il Feyenoord in questo stadio. Se sono ostili fuori è un peccato, perché dispiace che non ci siano i nostri tifosi. Quando la carica dei sostenitori è solo in campo mi piacciono, nessun problema. 

A SCUOLA DA WIJNALDUM 

L’ultima paolo è di Bove, che spiega come sia importante lavorare con Wijnaldum. “Gini grande giocatore e grande persona. Quando manca un campione così qualcosa può mancare. cerco di rubare il più possibile da lui”. Sulla sua crescita dice: “La pressione devi gestirla, con il tempo si migliora e impari a giocarci. Quando Mou mi ha chiamato ‘cane malato’ mi sono messo a ridere. Mi sta trasmettendo un tipo di mentalità che credo non sia da tutti. Il futuro? Io penso a migliorarmi, poi lo si deciderà insieme alla società. ma ora non è importante. Dobbiamo fare il massimo per centrare i nostri traguardi. Il nostro punto di forza è l’unita del nostro gruppo è questo ci aiuta a rendere meglio in campo. Se ognuno fa ciò che deve, facciamo sempre grandi partite”. Il miglior auspicio per affrontare il Feyenoord.