“A New 3ra” era stato lo slogan utilizzato a luglio per presentare le maglie della stagione in corso. Quelle col tricolore sul petto, che sarà indossato domenica per l’ultima volta. Il tre infatti voleva essere un chiaro richiamo allo scudetto appena conquistato, che oggi invece è un ricordo più lontano di quanto non sia in realtà. Il claim sembra molto più appropriato adesso, perché l’alba di un nuovo Napoli è sorta ieri, quando in tarda mattinata Giovanni Manna ha varcato per la prima volta i cancelli di Castel Volturno in abito scuro. Poco prima, era stata annunciata formalmente la separazione dalla Juventus: il club bianconero, visti anche i buoni rapporti col Napoli, ha voluto agevolare il suo arrivo anticipato così da consentire a Manna di lavorare fin da subito alla ricostruzione. Ad accoglierlo c’era l’a.d. Andrea Chiavelli, uomo di fiducia di Aurelio De Laurentiis. I due hanno avuto un lungo confronto in sede, con il nuovo direttore sportivo che ha lasciato il centro sportivo verso le 20 per rientrare all’hotel Parker’s dove alloggia.
Stefano Pioli è l’altro profilo gradito al direttore sportivo. Ha esperienza e ha saputo condurre il Milan allo scudetto, dopo essersi insediato in un periodo negativo. Garantirebbe anche una certa continuità tattica che eviterebbe ulteriori cambiamenti. Anche per lui, però, le tempistiche sarebbero un po’ più diluite. Ha ancora un anno di contratto con i rossoneri e quindi deve negoziare la risoluzione con una buonuscita, prima di potersi legare ad un altro club. Un’esigenza avvertita anche al Milan, che è alla ricerca di un altro tecnico. Sullo sfondo resta Vincenzo Italiano.
Dopo il confronto con Chiavelli, Manna ha ricevuto Federico Pastorello, agente di Meret. Ma una decisione definitiva, sul futuro del portiere che ha un altro anno di contratto, non è stata ancora presa. L’argomento principale ha riguardato la scelta del prossimo allenatore. La preferenza del presidente è orientata su Gian Piero Gasperini. Ma è una pista difficile perché l’Atalanta è già certa di disputare la Champions League il prossimo anno ed è ragionevolmente assorbita, in questo momento, dalla finale di Europa League col Bayer Leverkusen. Per forza di cose, bisognerà attendere la fine del campionato, quando il tecnico avrà un confronto con la società in cui si deciderà se proseguire insieme o meno. Manna, dopo aver raccolto anche il sentimento dei senatori, sostiene la candidatura di Antonio Conte e l’ha fatto presente anche a Chiavelli. De Laurentiis l’aveva contattato a novembre, per affidargli la panchina dell’esonerato Rudi Garcia, senza risultati.
Oggi la situazione è profondamente diversa. Ci sono stati diversi contatti recenti, che si sono interrotti una settimana fa. Gli approcci interlocutori hanno permesso al Napoli di essere pienamente a conoscenza delle richieste economiche e tecniche, a cui si potrebbe andare incontro solo con un sacrificio importante e in deroga alle disposizioni sul monte ingaggi dettate dal presidente. La maggior parte della rosa approverebbe la scelta, il dirigente lo conosce bene avendo lavorato a lungo nell’ambiente Juve. I traguardi raggiunti, poi, parlano da sé e raccontano di una figura perfetta per risalite e cambi di mentalità. L’ideale per ridare animo ed entusiasmo ai giocatori e alla città.
Fonte: Gazzetta.it