Le grandi manovre sono iniziate con largo anticipo. Sarà stato lo scotto della scorsa estate, quando Aurelio De Laurentiis si è ritrovato a giugno con uno scudetto sul petto ma senza allenatore e direttore sportivo. Fatto sta che adesso il presidente non ha voglia di ripetere gli errori del passato e ha messo in moto la macchina già a marzo per rimettere in pista il suo Napoli, dopo una stagione fallimentare. Tempo per rimediare c’è, un posto in Europa è ancora possibile e potrebbe anche influenzare le strategie future. Ma, intanto, si lavora sui primi tasselli, sugli uomini che dovranno pianificare la nuova rivoluzione napoletana.
Messa a posto la prima casella, con la scelta di affidare al giovane rampante Giovanni Manna il ruolo di d.s., De Laurentiis continua il suo casting per la panchina. E se Antonio Conte resta il sogno, Vincenzo Italiano è l’obiettivo reale di oggi. De Laurentiis stima tantissimo Italiano: al primo anno in Serie A con lo Spezia, Italiano vinse al Maradona e a fine gara Aurelio entrò nello spogliatoio ospite per complimentarsi col tecnico. Gesto forte e per nulla banale, che il tecnico apprezzò moltissimi. E i due si sono sfiorati anche la scorsa estate: Aurelio vedeva in Vincenzo la guida perfetta per il post Spalletti, ma Commisso e la Fiorentina non erano ancora pronti a separarsi da Italiano: oggi i tempi sembrano maturi, e il pressing del Napoli è ripartito.
È probabile che De Laurentiis ne abbia già parlato con Manna e che dunque Italiano abbia passato a pieni voti la prima selezione. Ma in attesa dei prossimi passi, il Napoli sta delineando le strategie per il mercato, che vivrà di turbolenze quotidiane. In pochi, infatti, sono sicuri di restare a Napoli e tra questi potrebbe anche non esserci capitan Di Lorenzo, non più intoccabile come un anno fa. Italiano dovrà ripartire da poche certezze, allora: Rrahmani al centro della difesa, Olivera e forse Mario Rui a sinistra, Anguissa e Lobotka (Barcellona permettendo) in mediana, e poi Politano e Kvaratskhelia in attacco. Ecco, il georgiano merita un discorso a parte: c’è un rinnovo con adeguamento da discutere e trasformare in firma al più presto, per evitare un’altra estate bollente. Lui vuole restare, ma pretende ovviamente il giusto riconoscimento economico. E su questo De Laurentiis ha già fatto capire che farà di tutto per tenere la stella georgiana: 4,5 milioni all’anno fino al 2028 più bonus, Kvara sarà il volto del nuovo Napoli, l’uomo copertina del prossimo ciclo azzurro.
Ma a Italiano verrà chiesto soprattutto di trovare una collocazione tattica che permetta a Giacomo Raspadori di tornare il gioiello che era al Sassuolo: il Napoli ha speso 35 milioni per acquistarlo e vuole recuperarlo. Italiano ama il 4-3-3 e il 4-2-3-1, e in quest’ultimo sistema Raspadori ritroverebbe la sua collocazione tattica preferita. Stesso discorso si potrebbe fare per Lindstrom: 25 milioni spesi in estate senza un ritorno tecnico accettabile, almeno fin qui. Vedremo se Italiano troverà la chiave per farlo tornare letale come a Francoforte. Il difensore centrale e la mezzala di qualità resteranno le due priorità anche per la prossima estate, ma intanto con l’arrivo del nuovo d.s. potrebbe finire nel mirino del club un vecchio pallino, sia di Manna sia di Italiano.
Il Napoli, infatti, sta studiando la possibilità di acquistare Nicolò Zaniolo dal Galatasaray: l’ex Roma ha voglia di tornare in Italia, Manna lo voleva già alla Juve così come Italiano alla Fiorentina. Insomma, in Campania troverebbe quella stima e quella fiducia di cui ha bisogno per rilanciarsi a grandi livelli, oltre alla possibilità di ritrovare continuità di rendimento e prestazioni. Il talento c’è, l’età pure: è un profilo da Napoli, a patto che si trovi un’intesa sull’ingaggio e che dimostri di aver chiuso con le voci extracampo che spesso lo hanno condizionato, a Roma e in Nazionale. Nicolò cerca una rivincita, come Raspadori e tutto il Napoli. Italiano sembra l’uomo giusto per riportare tutti in alto.
Fonte: Gazzetta.it