Aurelio De Laurentiis, pronto per una sfida storica per il suo Napoli in Champions League, ha parlato ai microfoni del De Telegraaf. Questa la sua intervista:
Le parole di De Laurentiis
"Quando abbiamo comprato il Napoli nel 2004, il club era sull’orlo della bancarotta, non c’era niente. Abbiamo costruito tutto partendo da zero. Abbiamo anche pensato di sviluppare una serie tv su questo con la CBS negli Stati Uniti. O anche su questo terzo scudetto ma prima dobbiamo vincerlo.
Dopo Maradona il Napoli è arrivato fino al fallimento: noi abbiamo tirato fuori il club dalla depressione. Siamo l’unico club italiano a giocare in Europa da quattordici anni, la Juventus arriva a tredici.
Il fatto che il Napoli non vinca lo scudetto da tanti anni non è dovuto solo al Napoli stesso, ma anche ad altri fattori che ora stanno lentamente ma inesorabilmente venendo fuori. Ma non voglio aggiungere altro a riguardo.
Capisco che sia importante per i napoletani che il Napoli finalmente vinca di nuovo lo scudetto dopo 33 anni. Sembrerà un riscatto contro il nord Italia, una vendetta per chi si sente svantaggiato o discriminato. Tuttavia, mi batto perché il sud e il nord formino un’unità italiana. Non è facile, ma sono orgoglioso di portare la bellezza del sud nella nebbia del nord. Ho sempre considerato Napoli una città centrale, universale a livello europeo. Molti altri hanno visto la città in modo provinciale. Io lavoro per vincere.
Quando siamo arrivati in Serie A, il Napoli era alla posizione 550 dei club al mondo. Dopo due o tre anni eravamo tra le migliori venti squadre europee e oggi siamo ai quarti di Champions League. Non sono i titoli e il successo a coronare la gloria, ma il lavoro che si fa per raggiungerli".