Incredibile come possa cambiare lo stato d'animo di una piazza come quella di Napoli in pochi giorni. Per il calcio s'intende, e per quello che è stato un mercato molto controverso da parte della squadra azzurra.
Le prime sensazioni
La cessione di Kalidou Koulibaly, insieme alle partenze al termine della stagione di Lorenzo Insigne, Dries Mertens, Faouzi Ghoulam e David Ospina - giocatori fondamentali per lo spogliatoio di Luciano Spalletti, e non solo - hanno decisamente compromesso il rapporto tra società e tifosi azzurri, privati in un primo momento della loro più grande prospettiva: la speranza.
Perché sperare - di vincere o almeno di lottare per vincere - era difficile senza quelli che per anni sono stati i pilastri della rosa del Napoli e gli arrivi di Kvaratskhelia, Kim, Olivera e Ostigard non erano bastati per permettere ai tifosi azzurri di "innamorarsi" ancora.
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Com'è cambiato tutto
In pochi giorni, però, è cambiato tutto. Prima la vittoria contro l'Hellas Verona lunedì sera, che ha confermato le potenzialità di un gruppo ambizioso e giovane allo stesso tempo, poi il mercato: gli arrivi di Simeone, di Ndombelé e di Raspadori hanno riacceso gli animi dei tifosi del Napoli. Risultato? In poche ore il Maradona ha raggiunto quasi il sold out per la prima gara interna contro il Monza.
Tra l'altro il mercato azzurro sembra non essere ancora terminato: sono forti le voci di un possibile arrivo di Keylor Navas, un portiere esperto e con la mentalità vincente, proprio come lo cerca Luciano Spalletti. Il costaricano potrebbe rientrare nei discorsi che riguardano Fabian Ruiz e il PSG. L'arrivo del portiere potrebbe permettere definitamente a Napoli e ai tifosi di poter sognare in grande.
Cosa possono dare i nuovi arrivi
Oltre all'entusiasmo generale dei tifosi, sono aumentate, inevitabilmente, anche le alternative per Luciano Spalletti. A centrocampo l'allenatore toscano potrà contare sull'esperienza di Tanguy Ndombelé per il centrocampo, oltre che alle sue doti tecniche e tattiche. Un giocatore duttile, capace di farsi notare sia in fase difensiva che offensiva. Quantità e qualità, proprio come chiedeva il mister azzurro.
E se parliamo di duttilità non possiamo non pensare ad un altro dei nuovi arrivi in casa Napoli: Giacomo Raspadori è davvero un jolly per Spalletti. Il giovane attaccante italiano può ricoprire tutti i diversi ruoli della fase offensiva. Trequartista o seconda punta, esterno ma anche centravanti. Un giocatore moderno che ha già accumulato ottima esperienza in Serie A TIM e che a Napoli avrà la possibilità di mettersi in mostra e crescere ulteriormente.
Esperienza in Italia, invece, che Giovanni Simeone ha da vendere: conosce benissimo il campionato, gli avversari e come segnare. Spalletti non poteva sperare per un'alternativa migliore a Victor Osimhen. Le caratteristiche tattiche sono simili a quelle del nigeriano, nel rispetto delle differenze atletiche e tecniche tra i due giocatori. Un argentino a Napoli, poi, significa sempre tanto e Simeone lo sa benissimo.
SSC Napoli