Il tempo delle chiacchiere sta per finire, tra due giorni il Napoli torna in campo e partirà ufficialmente l’era Conte, quella dei fatti. “Amma faticà” ha detto il neotecnico azzurro nella prima intervista rilasciata ai canali ufficiali del club. E la frase è già diventata cult nei vicoli della città e nella testa dei tifosi. Tanto da essere già diventata un cimelio, con la t-shirt che sta andando a ruba. Ma al di là dell’entusiasmo per ciò che potrà essere il nuovo Napoli, a Conte interessa capire quali saranno gli uomini con cui condividere questa avventura.
In attesa dei big reduci dall’Europeo, da martedì a Castel Volturno Antonio potrà parlare faccia a faccia con il resto della rosa, cominciare a spiegare le linee guida del nuovo corso: testa bassa e pedalare, c’è da lavorare per riportare in alto il Napoli. E il messaggio dovrà essere chiaro a tutti da subito: furore e sudore al servizio della squadra. Tutti a scuola da Conte, dunque, con le prime lezioni fondamentali che cominceranno giovedì in Trentino, nel ritiro di Dimaro-Folgarida. E per quattro giocatori in particolare sarà un nuovo inizio, perché questa sarà l’estate verità per chi rientrerà dai prestiti e vorrà dimostrare di essere da Napoli e per chi invece è stato travolto nell’ultima disastrosa stagione, ma che pensa di avere le qualità per potersi imporre in azzurro. Discorso a parte, invece, va fatto per Michael Folorunsho: tornerà a Napoli dopo un anno super a Verona che lo ha portato fino alla Nazionale e all’Europeo. Dopo una lunga gavetta, è tempo di conquistarsi il posto in una big.
E allora partiamo proprio da Folorunsho, che ha le qualità per eccellere. Centrocampista di corsa e muscoli, di sacrificio: un lavoratore con ampi margini di crescita. Ecco, un tipo così con Conte può fare il definitivo salto di qualità ed è quello che sperano tutti, a partire dal calciatore. Che ha anche i tempi di inserimento da giocatore speciale e che sa mettere la sua fisicità al servizio della squadra. Il Napoli dovrebbe partire col 3-4-3 o 3-4-2-1 e Michael potrebbe essere una soluzione nei due dietro al centravanti ma anche in mediana. Polivalente e cultore del lavoro, è pronto per essere protagonista in una big del campionato. Cosa che hanno fatto in parte Gianluca Gaetano e Alessio Zerbin nell’anno dello scudetto, sfruttando le occasioni concesse da Spalletti. Anche loro hanno avuto difficoltà nell’ultima stagione, tanto da essere andati via a gennaio per trovare più spazio e mettersi in mostra. Gaetano a Cagliari ha fatto bene, rientra con più consapevolezza di sé e di cosa può dare alla squadra. Ma ha voglia di giocare, non si sente più “il ragazzino” del vivaio: con Conte si riparte da zero, sta a lui lasciare il segno. Zerbin, invece, è andato a Monza dopo aver brillato in Supercoppa in Arabia, con tanto di doppietta contro la Fiorentina. Gamba e polmoni perfetti per fare il pendolo a tutta fascia, l’arrivo di Conte potrebbe essere decisivo per trovare più spazio perché gli esterni dovranno dare l’anima sempre e l’usura, per chi gioca in quel ruolo, è una variabile da non trascurare. Natan cerca il riscatto, non vuole essere una meteora. Ha fisico e piede, chissà che la difesa a tre non possa aiutarlo a migliorarsi. Conte lo studierà attentamente, come farà soprattutto con Lindstrom: il danese all’Eintracht faceva faville, devastante negli strappi in mezzo al campo e in fascia. Ha un motore importante che Antonio vuol far girare al massimo, per capire fin dove può spingersi. Da vice Kvara o accanto a lui, chissà. Un anno dopo, Lindstrom vuol prendersi Napoli e omaggiare anche lui Troisi: è arrivato nell’anno del “Ricomincio da tre”, ora vuol ripresentarsi con “Scusate il ritardo”
Fonte: Gazzetta.it