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Calcio

Napoli, missione in Germania per riaprire il dialogo con Kvara e trovare un'intesa

Vincenzo D' Angelo
Napoli, missione in Germania per riaprire il dialogo con Kvara e trovare un'intesaN/A

Mettiamola così, meglio adesso che durante la preparazione. Il caso Kvaratskhelia è scoppiato forse al momento più opportuno, lontano dagli impegni ufficiali, al riparo da immediate ripercussioni nello spogliatoio. Le parole del clan di Kvara non sono piaciute, soprattutto la tempistica ha sorpreso e infastidito il club, che pensava di aver già messo in chiaro le cose. Evidentemente, nella testa di Mamuka Jugeli, l’agente di Khvicha, e di papà Bradi, serviva una scossa all’impasse delle ultime settimane, per adeguare il contratto in scadenza nel 2027.

Ma non è questo il modo di sistemare una questione rimasta in sospeso da tempo. Non è cercando il muro contro muro che si può ragionare di futuro con il Napoli. La situazione per il club è chiara: avanti insieme, con un nuovo accordo e una eventuale clausola rescissoria che possa servire da garanzia per tutti, anche per salutarsi in futuro senza strappi. Intanto, oggi Kvara debutta all’Europeo e nei prossimi giorni potrebbe ricevere la visita di Manna: il d.s. azzurro, in Germania, punterà a incontrare l’agente per rasserenare gli animi e riapparecchiare la tavolo per un incontro con De Laurentiis. Il Napoli vuole accontentare Kvara, ma un’altra scivolata del suo clan non sarà tollerata e rischierebbe di far saltare l’intesa, costringendo Khvicha a restare col contratto in essere. Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, infatti, non hanno apprezzato l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti del club, con un intervento a gamba tesa e senza controllo.

Alle parole fuori controllo dell’agente ("Vogliamo andare via e giocare la Champions, se resta perderà un anno") e del papà ("Non voglio che resti a Napoli, ha cambiato tre allenatori in un anno…"), il Napoli ha risposto mostrando la faccia dura, mandando un messaggio chiaro alla compagnia: è cambiato il vento, serve rispetto per il club e i suoi tifosi. "Ha un contratto di altri tre anni con la società, non è in vendita. E non sono agenti o padri a decidere il futuro, ma solo il club", la sintesi del tweet arrivato nella notte di domenica. Con un "fine della storia" a mettere il punto sulla questione. E allora, cosa c’è dietro alle parole del clan di Kvara? Jugeli in passato si era detto sereno sulla questione rinnovo, perché Kvara era felice e perché De Laurentiis "mantiene sempre le promesse…". Ora dice di non voler distrarre il giocatore dall’Europeo, poi però attacca il suo club.

Un errore di valutazione evidente, che mette soltanto in difficoltà il suo assistito. Certo, anche il Napoli ha le sue colpe: un talento così, dopo un anno straordinario che ha portato allo scudetto, meritava un trattamento diverso e magari un immediato riconoscimento economico, un avvicinamento alle cifre garantite ai top player in tutto il mondo. Aver rimandato il tutto ha creato tensione e spinto agente e papà ad aprire le porte alle avance del Psg, pronto a ricoprire d’oro il talento georgiano.

Ma il Napoli non ci sente, non prenderà in considerazione offerte per Kvara: ha detto no alla proposta ufficiale da 60 milioni e ha chiuso anche al possibile rilancio da 100. Manna e l’entourage di Kvara si erano già incontrati a Milano a inizio giugno, quando appunto arrivò la proposta ufficiale del Psg, che al giocatore aveva avanzato un’offerta da circa 8 milioni l’anno. Già in quella sede, Manna aveva ribadito la volontà di Conte di fare del georgiano il perno del suo progetto. Kvara si era detto lusingato e desideroso di aprire insieme al tecnico un nuovo ciclo azzurro. Certo, col giusto adeguamento contrattuale: il clan di Kvara chiede 6 milioni per rinnovare, il Napoli è arrivato a 4,5. Serve tempo, ma pure serenità. Napoli vuol sognare ancora con Kvaradona. E Khvicha in azzurro può continuare a crescere e a brillare.

Fonte: gazzetta.it