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Napoli, Spalletti: "Tempo del lavoro, poi si vedrà se si festeggerà"

Daniele Vitiello
Napoli, Spalletti: "Tempo del lavoro, poi si vedrà se si festeggerà"DAZN

"Quando si vedono le immagini del Napoli e di Maradona diventa forzato assorbire e reggere una certa pressione, fa parte dell'amore e della passione della gente". E' un Luciano Spalletti completamente innamorato della realtà in cui si ritrova, quello che stamattina ha preso parola al Maschio Angioino per ringraziare tutti dopo aver ricevuto il premio Bearzot. "Qui si vive per il calcio, ma questo è ancora il tempo del lavoro: abbiamo fatto un patto con la squadra e loro ce l'hanno bello chiaro. Poi si vedrà se si festeggerà", ha detto con un pizzico di scaramanzia l'allenatore toscano.

Il Napoli esulta contro il SassuoloGetty

Napoli, le parole di Spalletti

"I calciatori ora bisogna che siano bravi perché rischiano con un po' di euforia per i risultati di sentirsi appagati e questo è il peggior nemico che ci possa succedere. Ma tutte le volte che tento di fare dei discorsi quando ho timore cali l'attenzione, loro tutte le volte mi guardano a fine partita il giorno dopo come a dire: 'Hai visto che non è così?' Sono davvero fatti di una pasta diversa. Dentro la qualità individuale di ognuno di loro c'è la crescita dei calciatori, che messi insieme diventano una squadra fortissima. Per chiudere, ripeto il concetto esposto anche in mattinata: dico ai bambini che se si va a scuola si palleggia meglio".

La Champions? 

"Questa è una cosa che va vissuta totalmente e non vediamo l'ora di andarci a confrontare. Sono cose bellissime che non ho mai vissuto in 64 anni. Anche i calciatori devono stare attenti. Il tempo passa per non ripassare più e queste partite sono bellissime. Fisicamente la squadra sta bene, ho uno staff di prim'ordine grazie al presidente. Penso sia fondamentale capire che in queste partite non si porta dentro il passato perché ti vestono al meglio con tutte le tue qualità e difficilmente non le riproponi dentro la partita. Noi non possiamo portare questo minimo vantaggio in campionato. Si riparte da zero. Da zerissimo"

Kvaratskhelia

"Quando abbiamo visto questo talento, io non ho avuto dubbi. Avendo lavorato in Russia, poi, qualche amico me lo sono fatto: chiesi informazioni ulteriori su di lui. Tutti mi dicevano che erano fortissimo. Il presidente mi dava fiducia ma titubava sul fatto che giocasse nel campionato russo e magari in un campionato come il nostro avrebbe potuto faticare, almeno all'inizio. Evidentemente Khvicha ha dimostrato che i confini calcistici si sono assottigliati".