La Juventus saluta due figli di Vinovo: solo per uno dei due si tratta di un arrivederci. Si tratta di Fabio Miretti e Hans Nicolussi Caviglia, entrambi centrocampisti cresciuti nel vivaio del club fin dall’attività di base. Per il primo la cessione è finalizzata alla valorizzazione: Miretti, infatti, va al Genoa in prestito secco, con l’obiettivo di giocare con maggiore continuità rispetto a come avrebbe fatto rimanendo a Torino, specie dopo il reintegro in rosa di McKennie (che allungherà il contratto di un anno). Il classe 2003, attualmente infortunato ma pronto dalla quarta giornata in poi, si metterà a disposizione di Alberto Gilardino per ritagliarsi il suo spazio: la stima di Thiago Motta per Miretti è ben nota, l’allenatore lo tiene in considerazione per il futuro. A differenza di Nicolussi Caviglia che saluta per andare al Venezia: viaggio d’andata senza ritorno, dal momento che è un prestito con obbligo di riscatto. La trattativa è stata imbastita in tempi non sospetti, già a inizio mercato: si attendevano però le condizioni per giungere alla fumata bianca, così che nelle casse del club bianconero potessero arrivare subito 3 milioni e mezzo cash, ai quali potrebbero aggiungersene col tempo uno e mezzo sotto forma di bonus legati a obiettivi. Nicolussi Caviglia, classe 2000, è cresciuto alla Juve per tutta la trafila giovanile, sin dall’età di 8 anni. È al termine della passata stagione, con la vittoria della Coppa Italia, ha realizzato il sogno di vincere un trofeo anche con la prima squadra, dopo averlo fatto con tutte le altre squadre del club lungo il percorso di crescita. Il centrocampista è finito nella lista dei giocatori che Thiago Motta ha ritenuto fuori dal suo progetto dopo un primo periodo di valutazione, il club ha preso in considerazione la vendita per realizzare una plusvalenza pura: l’uscita del calciatore può portare ossigeno al bilancio fino a 5 milioni complessivi.
Fonte: Gazzetta.it