Due gol dell’attacco extra Vlahovic in tutto il 2024 ed entrambi griffati Federico Chiesa, che è stato anche l’unico a tirare in porta ieri sera, nella sciagurata serata dell’Olimpico. No Vlahovic, no party: l’attacco bianconero è in panne e l’assenza del suo miglior marcatore sabato sera ha reso ancora più evidente la scarsa prolificità della squadra. Dusan, che per fortuna della Signora si riprenderà il posto martedì all’Allianz nella semifinale d’andata, di nuovo con la Lazio, è a quota 15 centri stagionali, più del doppio di quelli realizzati da Chiesa (7). Contro i biancocelesti mancava anche Arek Milik, infortunato, che non rientrerà neppure per la Coppa, e il tecnico ha rilanciato Moise Kean titolare dopo quasi 5 mesi in coppia con l’azzurro, che ha avuto due occasioni nel primo tempo ma nella ripresa è stato sostituito per fare spazio a Kenan Yildiz. “Chiesa è tornato dall’America, ha viaggiato - ha spiegato Massimiliano Allegri nel post partita - e martedì abbiamo un’altra partita, così in quel momento ho preferito fare altre scelte”.
Tridente sì, stavolta fin dall’inizio, ma con Cambiaso a fare l’esterno destro. Per Max è tutta una questione di equilibrio: con Yildiz e Chiesa insieme la squadra ha poca copertura, per questo utilizza ricorre a questa soluzione con il contagocce e sempre a gara in corso. Resta il fatto che la Juventus con 44 gol ha il peggior attacco degli ultimi 25 anni in campionato: bisogna risalire al 1998-99 per trovare una Signora che dopo 30 giornate aveva fatto peggio (ma aveva anche 6 punti in più). Yildiz nel 2024 ha segnato solo in Coppa Italia e Kean, zero reti stagionali, è a secco da un anno.
Senza stare a guardare l’Inter, che viaggia a ritmi siderali (71), il Milan che precede i bianconeri in classifica ne ha fatti 13 in più e anche la Roma e l’Atalanta, che sono dietro, hanno una vena realizzativa migliore. Non sarà un caso che l’ultima vittoria della Juventus (contro il Frosinone) coincide con l’ultima marcatura di Vlahovic (doppietta). No Dusan no party, che però da solo non può risolvere tutti i guai. Serve anche il contributo degli altri, soprattutto in questo finale di stagione che sarà delicatissimo per la Signora. Chiesa, Kean, Milik e Yildiz insieme sono a quota 11 in Serie A: si può e si deve dare di più, magari con l’aiuto di tutta la squadra: giocando in maniera diversa e costruendo di più anche per gli attaccanti può diventare più facile sbloccarsi.
Fonte: Gazzetta.it