La Salernitana è pronta a ripartire, dopo la scelta, dolorosa, di esonerare Davide Nicola dopo la sconfitta per 8-2 in casa dell’Atalanta. Serve però fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla separazione e sulla scelta del sostituto. Andiamo con ordine.
La rottura
La sconfitta per 5-0 a Sassuolo dello scorso ottobre ha aperto una prima crepa nell’ambiente granata. La magia della salvezza miracolosa dello scorso campionato ad un certo punto ha smesso di esistere. Pare che alla base ci sia stata una frizione nemmeno tanto nascosta tra Nicola e il direttore sportivo De Sanctis.
Tra scelte di mercato non sempre condivise e un rendimento discontinuo sul campo, da mesi sembrava esser calato il gelo. Visioni differenti anche nel corso di questa sessione di mercato, che ha portato la Salernitana a non rinforzare ulteriormente l’organico. A tutto ciò vanno aggiunti gli ultimi risultati che hanno completato il quadro. Quattro sconfitte e due pareggi nelle ultime sei partite, con la batosta di Bergamo a far traboccare il vaso.
Il sostituto
Nelle scorse ore, dopo la pesante sconfitta di Bergamo, è arrivata dunque anche l’ufficialità dell’esonero di Nicola. La dirigenza granata ha subito avviato i dialoghi per cercare il sostituto, sono ore calde quelle che vivono tra Salerno e Roma, sede degli affari di patron Iervolino. In cima alle preferenze c’è Roberto D’Aversa, che dovrà discutere la risoluzione con la Sampdoria. È lui il nome forte per il dopo Nicola. Oltre all’ex tecnico del Parma, spicca il nome di Beppe Iachini, che non ha smentito i contatti.
Quello dell’ex Fiorentina sarebbe un profilo sponsorizzato anche da Ribery, che ha lavorato con lui proprio nell’esperienza a Firenze. Da non sottovalutare l’ipotesi Di Francesco, molto vicino a De Sanctis, che vivrà un ruolo centrale nella scelta. Il terzo nome della virtuale lista sarebbe quello di Leonardo Semplici, ma anche qui sembra difficile che l'ex allenatore della Spal possa accettare solo sei mesi di contratto.