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Calcio

Operazione Pioli: De Laurentiis vuole dargli il Napoli, ora la palla passa al tecnico del Milan

Vincenzo D'Angelo
Operazione Pioli: De Laurentiis vuole dargli il Napoli, ora la palla passa al tecnico del MilanN/A
L’emiliano è sotto contratto fino al 2025, ma il Diavolo cambierà. Italiano resta il piano B, Conte e Gasp più difficili
Errare è umano, perseverare è diabolico. E allora, per ribaltare una stagione terribilmente negativa, c’è un solo modo per lanciare un segnale forte di riscossa: affidarsi alle mani esperte di una guida sicura. Aurelio De Laurentiis lo ha capito da tempo, facendo tesoro di quel fatale autogol in cui si è ritrovato protagonista durante i festeggiamenti dello scudetto 2022-23.  Profilo giusto Pioli è il prescelto, perché convince tutti all’interno della società. Ha esperienza in Italia e adesso anche a livello internazionale, sa valorizzare la rosa che la società gli mette a disposizione senza dogmi tattici, ma ragionando e scegliendo il sistema di gioco migliore in base ai giocatori. È un vincente, perché due stagioni fa fu protagonista di una straordinaria rimonta ai danni dell’Inter che gli permise di festeggiare il suo primo scudetto da allenatore. E poi è “aziendalista”, cosa tutt’altro che secondaria in questo momento storico e molto importante per De Laurentiis, come dimostrano le parole rilasciate dallo stesso presidente sul palco del cinema Metropolitan di Napoli giovedì sera, nell’introdurre l’anteprima del film scudetto. «Siamo stabilmente tra i 20 club più importanti d’Europa. Questo a molti tifosi non basta e a me dispiace. Per poter fare calcio, come dicevo da quando sono arrivato, bisogna essere aziendalisti, anche il tifoso, come lo sono diventati anche la maggior parte degli allenatori». Forse è stata una coincidenza o forse no. Di fatto, Pioli ha un carattere molto garbato ed equilibrato, sa ottenere dalla società ciò che desidera senza alzare la voce e, soprattutto, sa centrare gli obiettivi prefissati dal club. Il Napoli vuole tornare in Champions già dalla prossima stagione e ha capito che, con Pioli al timone, l’obiettivo sarà più semplice da raggiungere. La situazione è ancora in stand by anche perché ci sono quattro giornate di campionato da disputare e Pioli è legato al Milan da un contratto fino al 2025. Ma il club rossonero ha deciso di cambiare e Stefano lo sa: ora sta a lui decidere cosa fare del futuro. Napoli resta una piazza affascinante nonostante la stagione fallimentare: club e città sono ambiziosi e, in più, la società di De Laurentiis sarà quella che avrà più forza sul prossimo mercato, visto il tesoretto che maturerà con la cessione di Osimhen. Pioli potrebbe lavorare quasi da manager, a stretto contatto con il nuovo d.s. Giovanni Manna, anche lui scelto con largo anticipo da De Laurentiis, ma che verrà ufficializzato solo al termine della stagione. Napoli ha fretta di archiviare la stagione più nera dell’era Aureliana, segnata da tre allenatori, tanti scivoloni e tantissima confusione, dentro e fuori dal campo. C’è bisogno di rimettere a posto le cose, di ridare una direzione al club e garantire un uomo credibile allo spogliatoio. E De Laurentiis vede in Pioli l’uomo giusto, la guida di garanzia a cui affidare il nuovo ciclo azzurro. Lo scatto di Pioli potrebbe essere quello decisivo. Antonio Conte è stato a lungo il sogno di De Laurentiis, che valuta ancora i profili di Gian Piero Gasperini e Vincenzo Italiano, prima vera alternativa al tecnico del Milan. Ma oggi Stefano Pioli è nettamente più avanti degli altri, almeno che non sia lui a dire di no al progetto Napoli. Perché una cosa è essere disponibile, un’altra è valutare insieme la strada da fare per tornare in alto. Ma Pioli ama le sfide: Napoli è una di quelle a cui sembra impossibile dire no. Inebriato da tanta bellezza e felicità, il presidente azzurro si lasciò scappare la frase diventata poi un clamoroso boomerang: «Questa squadra può allenarla chiunque…». No, non è così. Il calcio è programmazione e arrivare a giugno con le idee confuse e poi puntare forte su un allenatore fuori dal giro internazionale da un po’ si è rivelato un azzardo che il suo Napoli ha pagato a caro prezzo in questa stagione. Così, stavolta il numero uno azzurro sta valutando attentamente tutte le soluzioni, partendo da una certezza: ci vuole un allenatore importante, vincente, che sappia attirare i campioni e che sia credibile agli occhi dello spogliatoio. Per questo, negli ultimi giorni, nella testa di De Laurentiis c’è Stefano Pioli come nome in pole position per la stagione della ricostruzione.