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Calcio

Ora è ufficiale: Palladino nuovo allenatore della Fiorentina. Ha firmato un biennale

Ilaria Masini
Ora è ufficiale: Palladino nuovo allenatore della Fiorentina. Ha firmato un biennaleN/A
L'ex Monza era entrato al “Viola Park” questa mattina intorno alle 11 per firmare il contratto. Le prime parole: "Ringrazio Commisso e la dirigenza, darò tutto me stesso"

Mancava soltanto l’ufficialità e adesso c’è anche quella. Raffaele Palladino si lega alla Fiorentina fino al 2026 ed è stato lui stesso ad “annunciarsi” insieme al d.s. Daniele Pradè e il d.g. Alessandro Ferrari nel corso di una conferenza già programmata con la stampa. "Sono molto felice di essere il nuovo allenatore della Fiorentina - dice Palladino - e ci abbiamo messo due minuti a trovare l’accordo. Darò tutto me stesso per i tifosi e per portare in alto questa società così prestigiosa. Ringrazio i dirigenti e il presidente Rocco Commisso". Raffaele Palladino era entrato al “Viola Park” questa mattina intorno alle 11 per firmare il contratto che lo ha legato ai viola attraverso un contratto biennale (più opzione per un altro anno a favore della società).

Presente in mattinata al centro sportivo anche Cristiano Biraghi, il capitano che, con ogni probabilità, ha avuto il primo contatto con il nuovo tecnico. Ieri l’allenatore era già in città per limare gli ultimi dettagli fino alla fumata bianca che era già arrivata in serata perché l’accordo era totale e definito. La Fiorentina attraverso i suoi dirigenti traccia le linee guida per la prossima stagione. La parola d’ordine è ambizione, condivisa con Raffaele Palladino. Dopo aver ringraziato Vincenzo Italiano e il suo staff, il d.s. Daniele Pradè parla della scelta di Palladino: "Avevamo anche altre ipotesi come quella di un figlio quale è Alberto Aquilani. E non solo. Ma in questo momento Raffaele era quello che ci serviva. Ha il fuoco dentro, lo stesso che abbiamo noi. La prima cosa che abbiamo condiviso con lui è ambizione e la voglia di migliorarci sempre. Ancora non abbiamo metabolizzato la sconfitta di Atene e ci vorrà tempo, quindi ora dobbiamo ritrovare nuova energia. Cercheremo di portare idee e dobbiamo essere ambiziosi".

La prima indicazione arriva su Gonzalez: "Al 99% Nico rimane qui. Poi è vero che nel mercato non si sa mai però lui qui sta bene. Il centravanti? La nostra priorità per l’estate è cercare una grande punta e forse è stato uno dei miei errori principali non sostituire in maniera adeguata Vlahovic. Quello che è certo in generale è che condivideremo con Palladino tutte le nostre decisioni. Ogni scelta che faremo la concorderemo con lui. Siamo una società ambiziosa e l’obiettivo è migliorarci dopo un ottavo posto amaro perché a pochi punti da chi ci stava davanti. Dobbiamo capire quali saranno i migliori giocatori fra quelli che abbiamo individuato da inserire nel progetto di Palladino che abbiamo scelto per la sua predisposizione ad attaccare l'avversario. Cifra da investire? Il nostro monte ingaggi non deve superare una quota che è in base ai nostri ricavi. Il salary cap una cosa molto restrittiva. Noi siamo la società con il miglior bilancio che c'è in Italia ed è vero che non porta le vittorie però è importante lo stesso". Poi un passo indietro allo scorso gennaio: "Avevamo puntato un giocatore - dove Pradè - ed è stata una trattativa lunga e l'accordo economico era quasi in dirittura d’arrivo ma poi è saltata. Si tratta di Gudmundsson. Ci piaceva anche Zaccagni ma diventava impossibile anche solo intavolare fin da subito una trattativa". Fra chi rientrerà c’è Amrabat: "Ancora non abbiamo avuto risposte definitive dallo United. lo Amrabat lo terrei, se me lo chiedete, ma non credo che sia che quello che ha nella testa il giocatore. Siamo andati a trovarlo spesso e abbiamo un ottimo rapporto con lui ma credo che voglia rimanere in Premier". Da decidere ancora il destino di Bonaventura, Castrovilli, Duncan e Kouame che sarà stabilito con il nuovo tecnico. "Dobbiamo guardare anche il fair play finanziario - conclude Pradè - e alzare l'asticella non è facile perché davanti ci sono dei carri armati, però noi siamo solidi. In Italia qualcosa sta cambiando: pensare che oggi ci sono squadre competitive come Fiorentina, Bologna e Atalanta lo conferma".

Fonte: Gazzetta.it