E alla fine è arrivato anche il colpo di scena, come da tradizione nei thriller più avvincenti. Victor Osimhen lascia Napoli, ben oltre il fischio finale di un calciomercato estivo vissuto ai margini della squadra e in attesa della chiamata giusta. Le possibilità di partenza dopo il 30 agosto erano pochissime, ma sono bastate per trovare finalmente un apparente lieto fine: Osimhen va al Galatasaray dell’ex compagno e idolo di Napoli Dries Mertens. Che fa l’Europa League e non la Champions, ma tant’è. E ci va con la formula più improbabile stando ai mesi di trattative inutili appena passati. Prestito secco (ingaggio a carico turco), purtroppo per il suo agente davvero spedito come un pacco con cui nessuno voleva più fare i conti. È un epilogo amaro, anche triste sotto certi punti di vista. Che in fondo rimanda soltanto il problema, ma non lo risolve. Per lasciare Napoli, Osimhen ha dovuto accettare di prolungare di un’ulteriore stagione il suo accordo con gli azzurri rinnovato poco prima di Natale, quello che lo aveva portato a guadagnare 11 milioni netti all’anno fino al 2026, ma che poi lo ha reso prigioniero di una clausola rescissoria che nessun club ha voluto pagare.
Un po’ per il crollo delle prestazioni di Victor, un po’ per la sua esuberanza fuori dal campo, che ha fatto del nigeriano un campione di difficile gestione. Ed è per questo che il Napoli ha deciso di chiudere il capitolo Osimhen, almeno fino alla prossima puntata. Che potrebbe essere già a gennaio, ovviamente. Dalla Turchia, infatti, scrivono di una richiesta particolare fatta dal nigeriano prima di accettare il trasferimento a Istanbul. Avrebbe ottenuto di potersene andare già a gennaio (con un bonus a favore del Gala) in un top club europeo, stilando una lista di dieci squadre. Che dovrebbe provvedere al pagamento della clausola rescissoria al Napoli. E qui siamo all’altro colpo di scena, forse il punto dove davvero Osimhen è uscito vincitore: per prolungare fino al 2027, Victor ha anche ottenuto di rivedere la cifra concordata lo scorso dicembre con De Laurentiis per lasciare il club azzurro: addio ai 130 milioni, adesso “basteranno” – si fa per dire – circa 80 milioni. Insomma, dopo un anno di stallo – già, perché che Osi volesse lasciare Napoli era chiaro e risaputo da agosto 2023 - è successo tutto e il contrario di tutto in pochissime ore. Il Galatasaray ha perso Icardi per infortunio e ha trovato immediatamente l’opportunità che cercava. Ha bussato alla porta del Napoli ed è stato accolto con i guanti.
E in un colpo solo ha risolto il problema di tre parti in causa: della sua rosa a caccia di un grande attaccante; del Napoli, a cui era rimasto sul groppone un ingaggio da 15 milioni lordi per un giocatore che non avrebbe più messo piede in campo; per lo stesso Osi, finito fuori rosa e con la prospettiva di non giocare più almeno fino a gennaio. E l’attaccante ha festeggiato con un post criptico: una storia con sfondo nero, in cui si sente soltanto una musica nigeriana di festa… Tutto chiaro, vero? Victor si è imbarcato per Istanbul con un volo privato partito da Capodichino nella tarda serata di ieri. E appena si è sparsa la voce del suo imminente arrivo, l’aeroporto di Istanbul è stato invaso da tifosi, pronti a dare un clamoroso benvenuto alla nuova stella del Gala. In rete girava già la nuova maglia numero 99, nonostante mancasse ancora la firma. Che dovrebbe arrivare oggi, ovviamente dopo le visite mediche che il club turco ha programmato in giornata. È successo tutto velocemente, anche perché oggi Osimhen era atteso in Nigeria per rispondere alla chiamata della sua nazionale. Ha avuto un permesso extra, ovviamente. Anche perché conviene a tutti, specie alla Nigeria, che Victor ritorni presto a far parlare di sé in campo. A Napoli il suo tempo era scaduto. "Bisogna essere coerenti, non ci sono possibilità di un reintegro in rosa" aveva tuonato Conte dopo il match col Parma. "Avessimo ceduto Victor, avremmo completato il mercato". Fuori tempo, ora è finita davvero. Ma senza vincitori. Victor, in fondo, resterà per sempre l’eroe del terzo scudetto.
Fonte: Gazzetta.it