Error code: %{errorCode}

Calcio

Palermo, tutta un'altra storia: rinforzi, modulo, nuovo spirito. Ora si riparla di Serie A

Fabrizio Vitale
Palermo, tutta un'altra storia: rinforzi, modulo, nuovo spirito. Ora si riparla di Serie AN/A
In arrivo Magnani e Pohjanpalo per il 3-5-2. E porta blindata nelle due gare con Sirigu

Tutto un altro Palermo, in campo e sul mercato. L’impressione è questa. Due vittorie consecutive hanno cambiato la prospettiva di una squadra che fino a due settimana fa si trovava a 4 punti dalla zona playout e ora è balzata al quinto posto. In più il club sta facendo il resto con un piano di rafforzamento di alto livello. Perché le operazioni virtualmente definite per gli arrivi di Joel Pohjanpalo e Giangiacomo Magnani costituiscono un segnale ben preciso nelle intenzioni di recuperare il tempo perduto nel girone d’andata. L’attaccante finlandese ha vinto le resistenze iniziali una volta capito che il Venezia ha altre necessità (accordo raggiunto con il giocatore, al club una cifra intorno ai 4 milioni), per il difensore del Verona si stanno limando gli ultimi dettagli (contratto fino al 2029). Dalla frustrazione per una prima parte di stagione da dimenticare al rilancio delle ambizioni il passo è stato breve. Ci vorranno ulteriori conferme, ma i presupposti sembrano aprire nuovi scenari.

Il Palermo ha perso in bellezza ma ha acquisito in cinismo, riuscendo a vincere anche in modo sporco come la con la Juve Stabia. E qui c’è altro punto di svolta. I rosanero nella versione 2025 sono più inclini alla lotta e al sacrificio di quanto non lo fossero fino a qualche mese fa, quando alla prima difficoltà finivano per afflosciarsi. Il ripescaggio di alcuni uomini è risultato il valore aggiunto. Brunori nell’andata ha giocato solo 505’ e sembrava destinato a partire, rimesso al centro del progetto si è ripreso la fascia e la leadership e il tandem con Le Douaron sembra funzionare: e ora con Pohjanpalo c’è un’opzione in più, mentre Henry dovrebbe andare alla Samp. L’esplosione dell’ex Brest (4 gol in 5 gare) ha fatto il resto e non è casuale che 3 reti siano arrivate in tandem proprio con Brunori. Abbandonare il tridente in favore del al doppio attaccante, ha prodotto i suoi frutti. Gomes rimesso in mezzo al campo ha poi restituito solidità e protezione alla difesa togliendo a Ranocchia compiti di regista per lasciarlo libero di affondare come mezzala.

Il temporaneo infortunio di Desplanches ha sdoganato Sirigu e in questo momento, anche se Dionisi lo nega, ha invertito le gerarchie, anche in virtù del doppio clean sheet. Il Palermo operaio funziona, ma deve finire di convincere in ottica promozione I passaggi chiave ci sono stati e sono abbastanza evidenti. L’esonero del d.s. De Sanctis ha prodotto in qualche modo effetti, ripulendo l’aria da una cappa negativa generata da malintesi e situazioni non risolte che avevano generato malumori. L’arrivo di Osti ha riportato il sereno e una ventata nuova. Ma l’accelerazione si deve a un cambio di passo deciso nelle scelte di Dionisi che ha abbandonato l’estetica per il pratico, virando su un sistema di gioco più pragmatico come il 3-5-2 e soprattutto recuperando uomini che erano stati messi ai margini come Brunori e Gomes. A questi va aggiunto il lancio di Sirigu tra i pali nelle ultime due gare che ha dato solidità in difesa. Dionisi ha fatto mea culpa, ma quella del modulo, oltre a essere stata una scelta figlia di riflessioni, è scaturita anche dell’emergenza infortuni che ha privato progressivamente il Palermo di tutti gli esterni offensivi (Di Mariano a causa dell’intervento al menisco, Insigne e Di Francesco rientrato solo domenica e rimasto in panchina).

Fonte: gazzetta.it