Non aspetta nemmeno la prima domanda e dice: "Essere qui è un grande motivo di orgoglio. Sono emozionato e orgoglioso di rappresentare questa società. Ringrazio il Monza, il dottor Galliani e un ricordo speciale va al presidente Berlusconi che per primo ha creduto in me". Raffaele Palladino sorride, si presenta e racconta la sua Fiorentina in cui vuole fare qualcosa di straordinario: "Vincenzo Italiano ha fatto bene, in Italia e in Europa, ed è un percorso da portare avanti. Modulo? Non sono un integralista, mi piace cambiare e non credo in un modulo unico, ma nei principi di gioco con giocatori duttili. Vorrei iniziare con il 3-4-3 o 3-4-2-1 ma la Fiorentina viene dalla difesa a 4 e lo potremmo a volte utilizzare durante l’anno".
Spiega anche che vuole un rapporto speciale con tutti, dallo staff ai giocatori, e per questo svela: "Ho parlato con tutti i calciatori, li ho rintracciati per telefono in ogni parte del mondo… mi odieranno, ma devo avere un rapporto stretto con loro. Sono tutti carichi, con la voglia di ripartire in questo splendido “Viola Park”. Spero di poter incontrare presto il presidente Commisso che ci dà una grande carica. Obiettivi? Non mi piace promettere, ma darò tutto me stesso per regalare soddisfazioni ai tifosi che sono un punto di forza. Vogliamo fare qualcosa di storico in una Fiorentina da cui sono passati grandi calciatori come Rui Costa, Edmundo e Batistuta che da piccolo prendevo anche al fantacalcio perché simpatizzavo per la Fiorentina». Palladino chiarisce che la rosa ha già un’ossatura forte e che non ha fatto nomi specifici in entrata alla società, ma spende parole speciali per Nico Gonzalez che viene blindato dall’allenatore: "Nico lo conosco bene perché quando ci giocavo da avversario era difficile fermarlo. È un top player che determina ed è bene avere uomini così. È motivato e io non vedo l’ora di allenarlo. Può giocare trequartista di destra a piede invertito ma anche in altre posizioni. È un giocatore intelligente". Viene affrontata anche la questione portiere: "Sono contento di coloro che ci sono. Terracciano ha fatto la sua miglior stagione, puntiamo su di lui. Poi con la società seguiamo l'evoluzione del mercato. Bonaventura e Castrovilli? Ho parlato anche con loro. Saprete dopo il 30 giugno la decisione su di loro".
Uno dei nodi del mercato è la questione centravanti da individuare al meglio: "C'è sintonia e confronto con la società. Stiamo ragionando su tutto e sappiamo dove dobbiamo mettere qualcosa. L'attaccante è un ruolo che determina ed è importante che faccia gol, cercheremo di fare del nostro meglio sul mercato, spero che qualcosa possa arrivare. Ovvio che io chieda giocatori di qualità per alzare l’asticella, poi la bravura non è avere un'idea su un giocatore ma capire chi ho a disposizione e metterlo nelle condizioni di fare bene. Non indico nomi ai dirigenti, però abbiamo discusso delle caratteristiche. Con Djuric farei un gioco, con un altro devo farne un altro. Beltran? È disponibile per più ruoli e questo mi piace. Ho parlato anche con Sottil ed è un giocatore forte, motivato che ha tutto per essere di grande livello, poi starà me trovare la chiave giusta".
Fonte: Gazzetta.it